mercoledì 14 novembre 2012

Santander – Palazzo Reale di Maddalena



Per convincere la famiglia reale a trascorrere le vacanze estive a Santander, la municipalità della città basca decise nel 1908 di costruire un sontuoso palazzo di vacanze sulla penisola di Maddalena. Cinque anni dopo re Alfonso XIII ne prese possesso.


UN DONO PER IL RE ALFONSO XIII – Nel 1908 i cittadini di Santander si autotassarono per erigere una degna residenza estiva per il re di Spagna, Alfonso XIII (1886 – 1941). Tutti erano entusiasmi all’idea di accogliere ogni anno il sovrano. Il 4 agosto 1913 la famiglia reale giunse in città e ricevette il dono. Fino al 1930 il re trascorse una parte dell’anno nel palazzo. Nel 1931, tuttavia, dovette andare in esilio e l’edificio venne destinato dal nuovo governo a sede dei corsi dell’università estiva.
Fu però solo dal 1949, terminati da tempo gli sconvolgimenti della guerra civile, che il palazzo di Maddalena divenne stabilmente la sede amministrativa e didattica dell’università estiva internazionale, intestata al grande concittadino e critico letterario Marcelino Menéndez y Pelayo.


UN CENTRO CONGRESSUALE MOLTO ALL’AVANGUARDIA – Nel 1977, infine, il comune di Santander riacquistò la tenuta dal conte di Barcellona, Giovanni Borbone, figlio di Alfonso XIII e padre dell’attuale re Juan Carlos. Circa vent’anni dopo, nel ambito di un radicale piano di ristrutturazione, l’intero complesso fu trasformato in un moderno centro congressuale. Dotato di strutture tecniche d’avanguardia, come computer, impianti video, cabine per la traduzione simultanea in ogni sala, il palazzo e le vecchie stalle ospitano oggi numerose e frequenti conferenze scientifiche di livello internazionale.


NEOGOTICO D’IMPORTAZIONE – Costruito tra il 1908 e il 1913, su progetto di Javier Gonzàlez Riancho e Gonzalo Bringas Vega, il palazzo per Alfonso XIII è un esempio allo stesso tempo sovraccarico e ingenuo di architettura eclettica, ispirata a un neogotico d’importazione, di matrice inglese. E questo in un paese che, all’epoca, poteva vantare un modernismo (la versione spagnola del floreale) di tutto rispetto, assai originale e creativo. Giustamente, tuttavia, Luis de la Fuente Salvador, il progettista che negli anni ’90 ha curato i lavori di ristrutturazione e trasformazione del complesso in centro congressuale, ha mantenuto le forme d’inizio secolo. Per detestabili che possano essere, sono tuttavia una testimonianza, e non secondaria, della loro epoca.



LETTERATO E FILOSOFO – Marcelino Menéndez y Pelayo è una delle glorie di Santander, dove vide la luce nel 1856. a soli 22 anni ottenne la cattedra di scienze letterarie all’università di Madrid, e tre anni dopo divenne membro dell’Accademia spagnola. Scrisse saggi fondamentali sulla storia della letteratura iberica e fu lui stesso apprezzato poeta. Restano famosi il suo studio sull’estetica nell’arte in Spagna e il trattato in quattro volumi sulla storia del romanzo spagnolo. Dal 1898 diresse la Biblioteca Nazionale e curò la pubblicazione critica delle opere di celebri autori, ad esempio di Lope de Vega (1562 – 1635). Lascio alla città natale una ricchissima biblioteca privata con oltre 40 000 volumi di argomento letterario e filosofico, che possono essere consultati nel Museo di Belle Arti, di fronte alla sua abitazione. Mosso da profonda religiosità, rivolse tutto il suo lavoro alla superiore gloria di Dio. Menéndez y Pelayo morì a Santander il 19 maggio 1912, e il suo nome è ora portato con orgoglio dall’università estiva internazionale di Maddalena.


PARCO E SPIAGGE – L’ex palazzo reale sorge nel punto più alto della penisola di Maddalena, ed è attualmente circondato dal maggior parco cittadino.
Ispirato al neogotico inglese, l’edificio si caratterizza per l’enorme quantità di ornamenti, balconi, frontoni e terrazze. Secondo il gusto romantico dell’epoca, fu innalzata anche una torre esagonale coronata da bertesche cilindriche.


L’intera penisola è occupata da un parco aperto al pubblico ma chiuso alle auto, in cui si trovano moderne opere d’arte, un piccolo zoo, campi gioco per bambini e caffè. Dai sentieri che attorniano il palazzo si godono bellissimi scorci.


Nel porto sono visibili alcune navi a vela ricostruite sull’esempio di quelle antiche, che ricordano le esplorazioni spagnole in partenza da Santander, in particolare il galeone di Francisco de Orellara, scopritore dell’Amazzonia.


Nella baia lungo la costa meridionale della penisola inizia inoltre la sconfinata spiaggia atlantica del Sardinero. Numerosi alberghi e una grande casa da gioco si affacciano sulla strada costiera.


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