Non intendeva diventare scrittrice, eppure Madame de Sévigné occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura francese. Scrisse infatti oltre 1500 gustosissime e vivacissime lettere, molte delle quali alla figlia, che abitava a Grignan, luogo cui diede cosi vasta celebrità.
SCRITTRICE, SUO MALGRADO – Françoise Margherite, adorata figlia di Madame de Sévigné, era nota alla corte di Luigi XIV come ‘la più bella ragazza di Francia’. A ventitré anni sposò il conte di Grignan e andò a vivere nella Provenza meridionale, dove il marito ricopriva la carica di governatore reale. La madre soffrì molto della separazione, e cominciò a scriverle quasi tutti i giorni. Diede cosi vita a un ‘romanzo epistolare’ di enorme interesse, pieno di curiosità, fascino, spirito.
GLI ADHEMAR – Grignan, considerato il maggior castello rinascimentale della Francia sud – orientale, fu innalzato nel Cinquecento sulle fondamenta di un precedente edificio dell’XII secolo, appartenuto ai conti di Adhémar e ampliato nel Quattrocento. Il sontuoso aspetto attuale risale agli interventi compiuti nel periodo compreso tra XVI e XVII secolo. Nel Seicento il tetto della cappella fu spianato per ricavare un’ampia terrazza, ribassata rispetto al castello e in continuità con gli spalti. Un accesso privato consentiva alla famiglia di arrivare direttamente al matroneo del tempio. Dalla terrazza lo sguardo si perde sul paesaggio provenzale, fino ai monti Vivarais, oltre il fiume Rodano. Castello e chiesa furono saccheggiati durante la Rivoluzione francese. Il restauro, iniziato nel 1840, terminò oltre settant’anni dopo riportando l’edificio quasi alle forme originali.
RITRATTO DI UN’EPOCA – Marie de Rabutin-Chantal, nata nel 1626 a Parigi da un’antica e ricchissima famiglia aristocratica, aveva soltanto diciotto anni quando andò in moglie a Henri de Sévigné. Nobile, ma dissoluto, il marito sperperò il patrimonio con le amanti, e mori nel 1651 per le ferite riportate in un duello. Mme de Sévigné, vedova venticinquenne, non ritentò mai più l’avventura matrimoniale; anzi in seguito definì come ‘abbastanza felice’ la sua vita da giovane vedova, padrona di se stessa. Marie profuse le sue immense energie nella scrittura, ma non nutri mai ambizioni letterarie. Semplicemente, scrivere alla figlia e agli amici era il suo stile di vita: annotava tutto e tutto comunicava agli altri, con inesausta vena epistolare. Le sue lettere, ricche di osservazioni acute e divertenti, raccontano le novità della vita di corte, i pettegolezzi sui potenti dell’epoca, i piccoli avvenimenti della vita quotidiana, mescolate a serie conversazioni e riflessioni filosofiche. Ma, soprattutto, trasmettono un vivacissimo ritratto dell’aristocrazia francese e dell’ambiente cortigiano all’epoca del Re Sole Luigi XIV.
Madame de Sévigné |
Françoise Margherite de Grignan |
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