Secondo il parere di molti critici d’arte, il Belvedere di Vienna rappresenta l’espressione più delicata del barocco e non c’è dubbio che rappresenti, nel suo complesso – con i suoi due edifici immersi in uno splendido parco – uno dei maggiori esempi architettonici di grazia e armonia non solo dell’Austria ma di tutta l’Europa.
Il principe Eugenio di Savoia (1663 – 1736), diplomatico e stratega militare, fu un uomo molto in vista a Vienna, poiché d’ingegno assai versatile, di ottima educazione e di grande sensibilità artistica. La sua enorme fortuna privata gli permise di acquistare una vasta collezione di capolavori e di dare libero sfogo alla sua fantasia in campo architettonico.
A lui si deve infatti la costruzione del Belvedere di Vienna, una residenza estiva che andava ad aggiungersi a quella in città e alla palazzina di caccia di Marchfeld. La scelta di una posizione elevata, con vista sulla dimora dell’imperatore, l’Hofbourg, fu indubbiamente vincente.
Il belvedere è composto da due castelli, il Belvedere Superiore, all’epoca destinato ai ricevimenti, e il Belvedere Inferiore, vera e propria residenza dove il principe Eugenio trascorreva l’estate. Il primo ad essere edificato fu il Basso Belvedere, fra il 1714 e il 1716, sotto la supervisione dell’architetto Johann Lukas von Hildebrant.
L’insieme generale del palazzo, molto lungo ma a un solo piano, è alleggerito da alte finestre incorniciate da colonne, che contribuiscono a dare slancio alla facciata. Un ingresso centrale, aggettante e su due piani, conferisce rigore alla struttura.
Il tetto è diviso in tre parti, cosa che enfatizza la zona centrale mettendo in risalto la balaustra adorna di statue, che funge da elegante collegamento tra le diverse aree. La sobrietà dell’esterno, in forte contrasto con la magnificenza dell’interno, prelude allo stile del Belvedere Superiore.
I 500 metri di giardino che separano il Belvedere Inferiore da quello Alto aumentano questa sensazione. Il paesaggista francese Dominique Girare, l’architetto che realizzò le vaste aree verdi di Versailles, creò un parco barocco con specchi d’acqua, scalinate, cascate artificali, sculture di putti e personaggi mitologici – figure molto amate dal principe, come si evince anche dai fregi e dalle decorazioni dei due edifici.
Sfortunatamente solo parte di questo progetto è sopravvissuto sino ad oggi. Tuttavia, almeno la prospettiva, creata dalla salita attraverso il giardino in direzione del Belvedere Superiore, continua a esercitare tutto il suo fascino: la gradualità degli scalini e delle cascate sottolinea l’effetto ascensionale e, alla sommità dell’altura, il palazzo – che si specchia nella piscina di fronte – è il suggello di tanta magnificenza. Da qui, la vista sulla città è straordinaria.
Il Belvedere Superiore, eretto tra il 1721 e il 1723, fu anch’esso progettato da Hildebrant. I riferimenti stilistici al Belvedere Inferiore sono numerosi, anche se risultano quasi dispersi, e conferiscono alla costruzione una maggiore ricchezza.
Anche essa di forma allungata, presenta una parte centrale aggettante e un piano ulteriore alto quasi i due terzi dell’intera lunghezza. Il tetto a gradi presenta balaustre ornate di statue. L’edificio ha quattro lati con padiglioni ottagonali coperti da cupole, reminiscenza dei castelli rinascimentali, e una facciata con decorazioni decisamente più elaborate rispetto a quella del Belvedere Inferiore.
L’interno è ricco di affreschi a soggetto mitologico. Carlo Carlone dipinse le pareti e il soffitto della Camera del Giardino, al piano terra, con scene della vicenda di Apollo ed Aurora. Il Gabinetto Dorato, nel padiglione a nord-ovest, risplende di bianco e oro ed è arricchito da una statua equestre del principe Eugenio, datata 1862 e opera di Antonio Dominik Fernkorn.
Il Salone di Marmo, al primo piano, è decorato con marmi rossi e stucchi, mentre gli affreschi del soffitto rappresentano l’Allegoria della Fama. In questa sala, nel 1955, venne firmato il Trattato dello Stato Austriaco, con il quale gli alleati si ritiravano e veniva sancita la nascita della Seconda Repubblica austriaca, tuttora esistente.
I MUSEI DEL BELVEDERE – Entrambi i palazzi del Belvedere sono oggi proprietà dello stato austriaco e ospitano alcuni musei. Il Belvedere Inferiore è sede del Museo del Barocco Austriaco, con dipinti e sculture che vanno dal 1683 al 1780, inclusa L’apoteosi del principe Eugenio di Balthasar Permoser, commissionata dal principe stesso. Addiacente si trovano l’Orangerie e, al suo interno, il Museo dell’Atre Medievale, dove si possono ammirare tavole lignee e incisioni.
Al Belvedere Superiore, invece, è possibile visitare la splendida e rinovata Galleria Austriaca che espone le opere del XIX e XX secolo. Le collezioni coprono diversi periodi: Neoclassico, Biedermeier, Romanticismo, Impressionismo ed Espressionismo e includono i capolavori di molti grandi artisti, quali Caspea David Frederick, Carl Spitzweg, Lovis Corinth, Max Liebermann, Eugéne Delacroix, Auguste Rodin, Claude Monet, Auguste Renoir, Paul Cézanne, Gustav Klimt (Il bacio), Egon Schiele (Morte e fanciulla) e Oscar Kokoschka.
3 commenti:
meraviglioso! Ci sono stata! E' indimenticabile!
Uhhhh voglio andarci anch'io!!!! che meraviglia!
Carissima desideravo ringraziarti per esserti presa cura di Bryce's House in mia assenza, per me è stato un piacere ed un onore averti ospite; un enorme GRAZIE di vero cuore, un'abbraccio!
Questo posto bellissimo l'ho visitato durante la gita scolastica di fine liceo, nel 1992 e ne ho un gran bel ricordo!
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