giovedì 17 febbraio 2011

Montacute House e Sense and Sensibility


Che i britannici siano devoti all’understatement, è un pregiudizio assai diffuso, ma nel caso di Montacute House rispecchia la realtà. Per descrivere questa meravigliosa tenuta elisabettiana, il riferimento all’understatement come chiave di lettura le rende assolutamente giustizia. A buon diritto, quindi, Montacute venne scelta come set del film premio Oscar “Sense and Sensibility”.



 L’intero villaggio di Montacute, piccolo e pittoresco, situato nei pressi di Yeovil, è considerato monumento nazionale. Le case, edificate con la pietra dalle sfumature ambrate dell’Ham Hill, nota come Hamstone, e la stessa Motacute House, realizzata con lo stesso materiale, diffondono una luce particolare. Si tratta di un’arenaria tipica della regione, estratta dalla collina di Ham.



 Tanto il villaggio quanto il castello traggono il proprio nome da un poggio noto come St. Michael's Mount, noto in latino come “mons acutus”, vale a dire “collina ripida”. Alla sommità del colle si trova la torre d’avvistamento, che regala la migliore vista panoramica del villaggio e di Motacute House.



La dimora venne costruita da Edward Phelips alla fine del XVI secolo e venne completata nel 1599. avvocato di grido e “Speaker” alla Camera dei Comuni al tempo di Giacomo I, fu uno di quegli aristocratici emergenti d’Inghilterra che desideravano poter vantare un palazzo all’altezza del proprio status. Questi ambivano ad avere case dove poter ospitare e intrattenere membri del governo e, perché no, la regina con la sua corte. Molte di queste dimore, note come “Prodigy Houses” furono realizzate tra il 1570 e il 1620.



Montacute House si distingue per la semplice eleganza della sua sobria facciata. È costruita su di una pianta ad “H”, caratterizzata da un lungo corpo centrale e ali laterali corte, sporgenti verso la parte anteriore e posteriore. L’edificio è impreziosito di frontoni di gusto fiammingo.




Al centro della facciata si trova una struttura in rilievo, inframmezzata da lesine, che enfatizza l’area dell’ingresso. L’ampio portico è arricchito da archivolti – gli archi nelle mazzette dei muri – tipici dell’architettura romanica e gotica. L’entrata è sormontata da uno stemma, elemento decorativo dell’architettura Tudor. Ancora più in alto, un fregio controbilancia le esili lesine.







Le ampie finestre, con i loro montanti, sono una reminiscenza del Gotico perpendicolare – com’è noto il Tardo Gotico in Inghilterra – caratterizzato dall’esaltazione degli elementi verticali. Queste scandiscono la facciata, ma non sono numerose come a Hardwick Hall o a Wollaton Hall (edifici noti per avere più luci che muri) e sono incorniciate da lesene scanalate per bilanciare le cornici orizzontali, i fregi e le balaustre.
L’aspetto rigoroso di questa struttura è illuminato dalle piccole statue poste sulla sommità di colonnine tortili per adornare il tetto. Sono rappresentati nove eroi in armature romane: Goffredo di Buglione, Carlo Magno, Re Artù, Cesare, Alessandro Magno, Ettore, Guida Maccabeo, Davide e Giosuè.
Il tetto, con i numerosi alti camini a colonna, è impreziosito dalla balaustra che corre lungo tutto il perimetro, interrotta da numerosi frontoni.



La dimora presenta una rigorosa simmetria che si riflette sul giardino. Situato nei pressi del complesso, si presenta infatti ordinato, con aiuole e roseti. Sentieri dritti, affiancati da bossi potati in forma conica e da balaustre adorne da piccoli obelischi trasferiscono gli elementi architettonici della casa in giardino. Due padiglioni decorativi a due piani occupano gli angoli della corte principale, con l’unico scopo di collegare armoniosamente la casa e l’ambiente circostante, così da creare un morbido passaggio dall’interno all’esterno. Il tutto è circondato da un parco all’inglese.



Il gradevole interno di Montacute House è arredato con pezzi del XVII e XVIII secolo. Le pareti sono decorate da tappezzerie pregiate, tessuti e dipinti. Dal momento che non c’è luce elettrica nelle stanze, la loro bellezza resta intatta nei giorni di pioggia o quando cala l’oscurità.
La casa presenta anche una galleria fra le più ampie d’Inghilterra, con oltre un centinaio di ritratti elisabettiani e giacobini, ottenuti in prestito dalla National Portrait Gallery.



Barrington Court – a poche miglia da Montacute House si trova Barrington Court, una dimora campestre in stile Tudor. Fu probabilmente realizzata nel 1530 e ancora emana un fascino medievale.



Presenta una pianta simmetrica, a “U”, con scalinate contenute in torri agli angoli della corte. Il giardino all’italiana è caratterizzato da una serie di “stanze” delimitate da muri in pietra, che danno rispettivamente sul giardino bianco, quello delle rose quello dei gigli e, infine, l’orto.



2 commenti:

ila ha detto...

che belli questi giardini e queste residenze inglesi...rimandano veramente ad altri tempi!
Ciao e buon fine settimana

Silvia O. ha detto...

Non poteva mancare una capatina austeniana!
Ma che bello scoprire certi dettagli, come la pietra dal caratteristico riflesso ambrato e qualche spruzzatina di elementi gotici.. proprio un luogo da romanzo o da film.

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