giovedì 13 gennaio 2011

Topkapi – Un serraglio per il sultano a Istanbul


Nel 1453 Mehmet il Conquistatore espugnò Costantinopoli, ne fece la sua capitale con il nome di Istanbul, e vi innalzò un palazzo. Esteso per circa 70 ettari questo divenne luogo di rappresentanza, sede del governo e abitazione dei sultani. Poiché un portone dava accesso a una fonderia di cannoni, l’intero complesso fu chiamato "Topkapi Sarai", palazzo della Porta del cannone.



UN FORZIERE DI IMMENSI TESORI – Agli architetti islamici era concettualmente estranea l’idea occidentale di sfoggiare potenza e ricchezza attraverso una singola costruzione monumentale. Il Topkapi era infatti, secondo la tradizione orientale, un ‘serraglio’, vale a dire un’enorme città – palazzo, con edifici non molto alti e stilisticamente diversificati, giardini, cortili e passaggi, che pressoché ogni sultano successivo rimaneggiò e ampliò a suo piacimento. L’apparato decorativo del complesso è straordinario: tra le mura erano e sono tuttora racchiuse ricchezze inestimabili.



LABIRINTO DEL POTERE – Partendo dal primo cortile esterno si sottopassa la porta "dell’Accoglienza", vero e proprio accesso al palazzo, e si entra nel secondo cortile. Da questo punto in poi era proibito parlare in presenza del sultano. Da una parte ci si può dirigere verso gli ambienti di servizio: le vecchie cucine, che ospitano attualmente la più ricca collezione di porcellane cinesi al di fuori della Cina. Dall’altra si aprono le sale di rappresentanza, come la "sala Kubbe Alti", dove si riuniva il Consiglio di Stato presieduto dal gran visir. Il sultano non vi prendeva parte di persona, ma al caso si metteva in ascolto da una loggia segreta. Nell’edificio adiacente è ora allestito il "Mueso delle Armi". Si visitano anche le ex scuderie, dietro la corte degli Alabardieri, dove sono esposte le carrozze cerimoniali del sultano.



STANZE DELLE RELIQUIE E CAMERE DEL TESORO – Il sultano riceveva gli ambasciatori stranieri nella "sala delle Udienze" del terzo cortile, sul quale si affacciano anche le stanze delle Reliquie e del Tesoro. Nelle prime vengono custoditi la spada e il mantello del profeta Maometto, nelle seconde gli sfarzosi abiti indossati dai sultani, un tesoro in pietre preziose (compreso un diamante di 86 carati), troni e miniature, ma anche le sorprendenti carte geografiche di Piri Reis, navigatore del Cinquecento, in cui sono tracciate montagne ghiacciate dell’Antartide scoperte "ufficialmente" solo nel 1952.



IL PALAZZO ISLAMICO - Il Topkapi è, insieme all’Alhambra di Granata, il più celebre e tra i più imponenti dei palazzi costruiti dai sovrani islamici. Essi hanno poco o nulla da spartire con i palazzi occidentali, che partono quasi sempre dall’idea di un unico, fastoso edificio monumentale. Sono invece delle "città del potere" nate dall’accostamento, con un impianto quasi sempre irregolare e libero, di padiglioni, giardini, abitazioni, sale di rappresentanza, costruzioni di servizio. Si tratta di qualcosa che l’Europa conobbe solo in età romana, con il palatino a Roma o la villa Adriana a Tivoli.



LA GABBIA DORATA DELLE DONNE E DEI FRATELLI DEL SULTANO – Una delle favorite di Solimano il Magnifico (1494 – 1566), approfittando della distruzione causata da un incendio, fece spostare nel palazzo di Topkapi l’harem del sultano, cui potevano accedere solo il sultano stesso, i figli più grandi, le mogli e gli eunuchi (generalmente di colore). La governava la madre del sultano, affiancata, con dignità di un ministro, dal comandante degli stessi eunuchi. Posizioni di privilegio erano riconosciute alle madri dei vari figli del sultano, alle quattro mogli ufficiali e alle favorite, mentre centinaia di altre donne "prestavano servizio" in un sostanziale anonimato.


L’ambiente chiuso dell’harem era fatalmente teatro di intrighi sanguinosi, che non di rado costavano la vita agli stessi eredi del sultano, perché ciascuna madre cercava di conquistare per il proprio figlio un ruolo più importante, o addirittura tentava di piazzarlo sul trono. Era del resto prassi comune che i sultani uccidessero i fratelli come rivali nella conquista del potere: alla fine del Cinquecento Mehmet III fece strangolare tutti i suoi diciannove fratelli.


Col tempo le cose migliorarono e l’harem divenne una specie di gabbia dorata, con lussuosi appartamenti in cui i fratelli del sultano venivano rinchiusi e conducevano una vita priva di preoccupazioni e ricca di agi, ma anche del tutto isolata da ogni responsabilità e potere. Raramente capitava che uno di questi "esiliai" potesse ripetere le gesta di Osman III che nel 1754, già cinquantenne, riuscì a "evadere" dal palazzo e a salire sul trono (su cui peraltro restò soltanto tre anni prima di morire).



LA VISTA SULL’ASIA – In origine il quarto cortile era un giardino fiorito. Dalla sua terrazza si godeva il mirabile spettacolo del Bosforo e della sponda asiatica. La piattaforma panoramica, con il baldacchino dorato, fu predisposta nel Seicento per consentire al sultano la contemplazione della città e dell’orizzonte.
Nel primo cortile esterno, davanti alla "porta dell’Accoglienza", si trovano tre notevoli musei e la chiesa di "Sant’Irene", del IV secolo, una delle più antiche al mondo, adibita oggi a museo e a sala per i concerti.
La "porta della Felicità" dà accesso alla terza corte dove il sultano riceveva i sudditi per raccoglierne le lagnanze due volte all’anno.



La "stanza della Circoncisione" risale all’epoca del sultano Ibrahim.
Nel "Museo delle Culture dell’Antico Oriente" si possono ammirare alcuni resti della porta babilonese di Ishtar, risalenti al IV secolo a. C.
Il "Museo archeologico" conserva anche un prezioso sarcofago alessandrino del IV secolo a. C., utilizzato per la sepoltura di uno degli uomini del seguito di Alessandro magno.
Il "padiglione Cinili" oggi occupato dal "Museo delle Ceramiche", è uno degli edifici più antichi dell’attuale palazzo di Topkapi, sviluppatosi via via lungo tutto il periodo della dominazione turca.


5 commenti:

Federica ha detto...

I tuoi post sui castelli sono sempre molto interessanti, mi spiace di aver poco tempo (al momento) per visitarli... .
Amo Castel del Monte (quello fatto costruire dall'imperatore Federico II "Stupor Mundi"), perchè non pubblichiamo tutte e due un post su questo castello? Che ne dici?
Buona serata
Federica

maris ha detto...

Stupefacente...mi sono incantata davanti a questo reportage, cara Ziamame....complimenti!
Che posto favoloso!
Ricordo di aver visto anni fa un vecchio film intitolato proprio Topkapi, ambientato ad Instambul e con al centro della vicenda il tentativo di furto di un meraviglioso pugnale in un Museo all'interno del palazzo Topkapi, appunto.....non so se lo conosci e se lo hai mai visto, comunque era un bel film :-)
Un bacione,
Maris

Seguace di Gesù ha detto...

Fantastico palazzo,grazie delle foto e i commenti. Un carissimo saluto

McGlen ha detto...

Bellissimo! Anni fa sono stato in Turchia, ma nel sud del paese, e non ho visitato Instambul. Credo davvero di essermi perso qualcosa!!

Serena Cipolletti ha detto...

Ciao, ho linkato questo tuo post (per le belle immagini, e la descrizione) al mio blog, spero non ti dispiaccia

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