Marziale all’esterno ma elegante all’interno, il castello di Culzean rappresenta una tale stupefacente sintesi degli opposti che la sua immagine è stata scelta dalla Royal Bank of Scotland per le banconote da cinque sterline.
Si tratta di una imponente residenza neogotica, eretta su una casatorre medievale, il castello costituisce oggi la massima attrattiva del National Trust for Scotland. L’ampio parco che lo circonda racchiude giardini, una nursery, un laghetto con i cigni e una riserva per i cervi.
Situato a sud di Ayr, nelle Lowlands, Culzean venne progettato dall’architetto scozzese Robert Adam e costruito fra il 1777 e il 1792. anche la cornice di quella che fu la proprietà del conte di Cassilis, con la costa selvaggia e rocciosa da una parte e un giardino mediterraneo, con tanto di palme e fiori, dall’altro, è una prova di come questo castello rappresenti la fusione di elementi contrapposti.
Essendo sempre appartenuto alla famiglia Kennedy, Culzean divenne più importante di Dunure, il feudo tradizionale della famiglia, quando Sir Thomas, nono conte di Cassilis, lo ereditò nel 1744.
Proprietario fondiario oculato, si adoperò notevolmente per abbellire la sua tenuta, ma fu il suo fratello celibe, David, decimo conte (morto nel 1792), che incaricò Robert Adam di trasformare il vecchio castello.
Il lavoro fu compiuto in tre tappe: dapprima fu sistemata la torre, poi si creò la magnifica suite orientata verso il mare, infine la scala ovale. Di tutte le realizzazioni di Adam questa è probabilmente la più spettacolare.
Anche se d’influenza classica, l’architetto non esitò ad aggiungere delle saettiere e delle feritoie per conferire un tocco medievale all’opera. La facciata sul lato del mare presenta la torre a tamburo più imponente. Altri ampliamenti furono decisi nel XIX secolo.
La facciata che si offre ai visitatori è essenziale, come vuole l’architettura militare difensiva, con postazioni per i soldati, torri laterali, merli e feritoie che conferiscono all’edificio lo stile di una fortezza medievale. Le finestre si trovano generalmente sul lato corto e il tetto è delimitato da un parapetto.
L’interno è di un’eleganza classica, influenzata dallo stile italiano, in vivace contrasto con l’aspetto austero dell’esterno. Robert Adam, a cui si devono i progetti sia della struttura sia degli interni, aveva come unico scopo quello di fare del palazzo una fusione di grazia e stile.
Entrando, lo sguardo è catturato dalla scalinata ovale, ricoperta da un tappeto rosso. La sua galleria, poggiante su colonne ed estesa su due piani, ne fa un capolavoro dell’architettura classica d’interni. La scala dà accesso al resto delle stanze che, decorate con gusto, si ispirano a una nitida concezione estetica, dal primo all’ultimo dettaglio.
Il locale di maggiore impatto è senza dubbio il salone circolare, che rappresenta la sintesi dello stile di Adam. Foglie aggraziate e pampini, che corrono per tutte le pareti circondano il caminetto e la porta, sono elementi tipici che testimoniano la formazione italiana di Adam. Sfumature pastello di blu, verde e rosa sottolineano la delicatezza delle decorazioni.
Lo sguardo sale agli stucchi del soffitto, le cui linee tematiche geometriche si sviluppano in campi ornamentali richiamati in altre parti della stanza e nel tappeto di forma circolare. Piccole nicchie mitigano la struttura ermetica dell’ambiente.
L’arredamento comprende specchi inghirlandati e luci a stelo in forma di ariete, con tanto di teste e di zampe. Tutto ciò venne studiato da Robert Adam senza lasciare nulla al caso.
Per qualche visitatore moderno, abituato a modelli semplici, sobri, questo insieme cromatico di linee e fregi di vario tipo può apparire ridondante e, in alcuni casi, “pesante”. Tuttavia, occorre prendere atto dell’armonia con cui i vari elementi sono collegati fra loro e dell’incrollabile convinzione con cui Adam lasciò che la sua fantasia elaborasse le varie forme decorative.
Il castello è noto come “l’appartamento per gli ospiti” della Scozia. Quando la famiglia Kennedy, già proprietaria, cedette Culzean al National Trust for Scotland nel 1945, impose una condizione all’alienazione: la concessione al generale Eisenhower di un diritto vitalizio a usufruire di questa dimora, come ringraziamento dell’intero popolo scozzese. Da allora il XXIV Presidente degli Stati Uniti visitò più volte il castello.
4 commenti:
Residenze da favola!
Che posto splendido! Grazie, grazie, sempre per il tuo lavoro. Nella speranza di poter usare una minima parte dei tuoi appunti come vera guida turistica... Ciao!
la parte affacciata sul mare è pazzesca!!! p.S. ma quella scalinata col tappeto rosso non ricorda una scena di Titanic???
Ma quanto mi piacerebbe andare in Scozia! Devo ammettere di essere arrivata solo fino a Londra, conosco pochissimo la Gran Bretagna, anche se mi affascina davvero molto
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