lunedì 27 dicembre 2010

Hradcany – Il castello di Praga


Praga è al centro d’Europa. Il complesso di Hradcany, a sua volta, occupa il centro di Praga. È, si dice, il più grande castello del mondo. Testimone di mille anni di storia, ha assistito ad avvenimenti che hanno cambiato il volto del continente.


FULCRO DI STORIA E CULTURA – Già nel IX secolo la dinastia dei Premyslidi aveva innalzato, sulla collina che domina la città, una fortificazione di legno e terra. Dal 921 era diventata la residenza del principe Venceslao il Santo, che quattordici anni più tardi sarebbe stato assassinato per ordine del fratello. Venceslao aveva eretto sul luogo, in onore del martire San Vito, una piccola chiesa a pianta circolare, che alla sua morte divenne meta di continui pellegrinaggi. Il piccolo tempio fu il perno su cui secoli seguenti sorse la grande cattedrale di San Vito. Al suo interno, sul luogo occupato dalla primitiva  rotonda, si trova ora la cappella di Venceslao.
Il palazzo reale di Praga, più volte rimaneggiato e sopraelevato a partire dal secolo XI, fu teatro di molti avvenimenti storici. Nel medioevo era sede di una delle corti più raffinate ed eleganti d’Europa.
Ancora oggi è la residenza ufficiale del presidente della Repubblica Ceca, a riprova della permanenza del simbolo del potere. Quando il capo dello Stato è in sede, vi sventola la bandiera presidenziale, di colore bianco con lo storico motto “Veritas vincit” (la verità vince). Alcune delle sue sale di rappresentanza, come la sontuosa “Sala spagnola”, sono ancora riservate alle cerimonie ufficiali.


DEFENESTRAZIONE DI PRAGA – L’avvenimento più drammatico che si svolse al castello fu la cosiddetta “defenestrazione di Praga”, il 23. maggio del 1618: quel giorno alcuni nobili protestanti gettarono da una finestra i governatori cattolici della Boemia, Martinic e Slavata, rappresentanti dell’Imperatore. I due malcapitati se la cavarono senza troppi danni, ma questo episodio fu la scintilla che fece scoppiare la guerra dei Trent’Anni (1618-1648).


IL VINCOLO D’ORO – All’estremità del castello si apre il cosiddetto “vincolo d’Oro”. Il nome sembra derivare dalla presunta attività di alcuni alchimisti che vi avrebbero prodotto oro artificialmente. In realtà qui, nel medioevo, abitavano le famiglie degli ufficiali della guardia castellana.
Nel castello, in una stanzetta della “torre Mihulka” che può essere tuttora visitata, lavorarono effettivamente vari alchimisti. Praga era infatti una delle “città magiche”, forse la città magica per eccellenza, di tutto il continente europeo.


La via conserva anche altri, più recenti e certi ricordi. Nella casa al n. 22 lo scrittore di lingua tedesca Franz Kafka scrisse nel 1916 i racconti  del suo libro “Un medico condotto”.
Alla fine del vincolo d’Oro si erge la “torre Dalibor”, cosi chiamata dal suo primo prigioniero, Dalibor di Kostojedy. Accusato, nel 1498, di appoggiare la rivolta contadina, fu condannato a morire di fame in carcere. La leggenda vuole che suonasse il violino con tale maestria che le guardie commosse gli portarono del cibo di nascosto: episodio che ispirò al compositore boemo Bedrich Smetana l’opera “Dalibor”.



LA CATTEDRALE DI SAN VITO – Il castello di Hradcany racchiude, tra le sue mura, la cattedrale praghese, dedicata a San Vito. La prima pietra dell’edificio, la cui costruzione si protrasse fino al 1929, fu posta dall’imperatore Carlo IV in persona nel 1344. è uno dei luoghi più ricchi di significato e di storia per la città di Praga, come testimoniano anche i numerosi  monumenti al suo interno: dal mausoleo reale, alla cappella di san Venceslao, alla porta d’oro, che per cinque secoli fu l’entrata principale, fino ai gioielli dell’incoronazione custoditi nei sotterranei. Nella chiesa è conservato anche il sonuoso monumento sepolcrale del vicario generale San Giovanni Nepomuceno, incarcerato nel 1393 da Venceslao IV. Rinchiuso in un sacco fu gettato nella Moldava, dove annegò. Per questo oggi è venerato come santo protettore dalle inondazioni.


COSTRUZIONE
-          926: il principe Venceslao costruisce la rotonda di San Vito
-          1042: Bratislao I racchiude la collina con una cinta muraria
-          1135: Sobieslao I fa innalzare sul luogo un palazzo di pietra (oggi seminterrato del palazzo reale), poi ampliato dai successori
-          1344: l’imperatore Carlo IV pone la prima pietra della cattedrale di San Vito, progettato da Mathieu d’Arras. I lavori proseguivano sotto la direzione di Peter Parler e dei suoi figli. Carlo IV fa ampliare e arredare sontuosamente il palazzo imperiale.
-          1589: viene terminata la Cripta reale nella cattedrale di San Vito
-          1750-70: per conto dell’imperatrice Maria Teresa e su progetto di Nicolò Pacassi il castello assume aspetto attuale.
-          1859-71: ulteriori lavori nel duomo per opera di Josef Krenner.
-          1929: Kamil Hilbert termina la sistemazione della cattedrale.



I TRE CORTILI INTERNI – Nel castello di Hradcany si aprono tre grandi cortili. Il primo è la corte d’Onore, sistemata nel 1774 per ordine dell’imperatrice Maria Teresa.
Nel secondo si affacciano le antiche scuderie, che oggi ospita la galleria d’Arte con le stupende collezioni dell’imperatore Rodolfo II; vi prospetta anche la cappella della Santa Croce, dove è custodito il tesoro del Duomo.
Nel terzo cortile sorgono infine la cattedrale di San Vito e il palazzo reale.

2 commenti:

Elena ha detto...

Quanti ricordi! Praga è stata la mia prima vera vacanza con la mia amica e il castello ce lo siamo girate in lungo e in largo! Bellissimo! Grazie per avermi ricordato questa bellezza!
Baci baci

Simona ha detto...

Praga sarà una delle nostre prossime mete!Grazie di questo post.
Auguri per un 2011 scoppiettante!

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