mercoledì 16 febbraio 2011

Strawberry Hill e il grande ritorno del Gotico


Un torrione massiccio, un’elegante torre slanciata con un tetto a forma di cono, mura di pietra massicce e finestre a sesto acuto: Strawberry Hill ha tutte le caratteristiche tipiche di un castello medievale inglese, ma è molto più recente di quanto possa sembrare. La sua struttura attuale risale alla metà del XVIII secolo, periodo che vide il grande ritorno del Gotico nell’architettura europea.



Strawberry Hill, affacciata sul Tamigi, si trova a Twickenham, nella zona sudoccidentale di Londra. Come Chiswick, Richmond e Kew, questa era una località particolarmente apprezzata dalla classe dominante dell’epoca georgiana. All’inizio del XVIII secolo, molti aristocratici e abbienti londinesi possedevano una villa, una dimora signorile o per lo meno una proprietà nei dintorni di Twickenham.



Uno fra questi fu Horace Walpole (1717 -97). Lo scrittore, figlio del Primo Ministro Sir Robert Walpole, aveva studiato a Eton e Cambridge e aveva viaggiato in Francia con l’amico e poeta Thomas Gray. Nel 1741 divenne membro della Camera dei Comuni. Sei anni dopo, nella primavera del 1747, Walpole prese in affitto Strawberry Hill, eretta nel 1698. un anno dopo decise di acquistarne la proprietà e di ricostruirla integralmente.


I lavori non furono realizzati seguendo il progetto di un professionista, bensì quelli del cliente. Come spesso accadeva a quell’epoca, i committenti si improvvisavano architetti, dimostrandosi spesso dei veri dilettanti. Walpole però non fu un dilettante solitario: riunì infatti un “comitato di gusto”, formato da amici che riteneva idonei a contribuire con idee e suggerimenti a raggiungere lo scopo che si era prefisso.



Durante i vent’anni successivi, la villa fu gradualmente trasformata in un castello degno di un revival gotico, grande dieci volte l’edificio originario. Le varie parti del palazzo svolgevano esattamente le stesse funzioni che avevano nei castelli medievali: c’era una grande galleria, una sala d’ingresso con un’imponente scalinata, un salone per le cerimonie ufficiali, una credenza cinese, una sala per la colazione, molte camere da letto e cantine per birra e vino. Il castello replicava anche la struttura dei castelli del passato, con i servizi domestici al piano terra, saloni per i banchetti e ricevimenti al primo piano e camere da letto al secondo.







Il numero di edifici organicamente strutturato, include pure una cappella fra i boschi, una stamperia e un cottage in giardino.
Il numero di edifici e di funzioni possibili mostra come Strawberry Hill avesse poco in comune con i veri castelli medievali. In realtà, è evidente come Walpole sia stato ispirato piuttosto dall’idea romantica di questo tipo di costruzione, come d’altronde molti altri in Europa  a quel epoca. In effetti, questo tipo di idealizzazione romantica, che influenzò l’architettura castrense europea fra il XVIII e il XIX secolo, emerge in una gran quantità di complessi storici, come Burg Lichtenstein, in Germania.



La replica naif di particolari forme e stili dimostra che l’”architetto” non fu guidato da scelte tecniche costruttive o dal bisogno di soddisfare determinate esigenze, quanto piuttosto dal desiderio di creare una certa atmosfera. Mentre progettavano il nuovo castello, i proprietari erano interessati solo a realizzare delle forme, senza alcuna preoccupazione per la comprensione delle ragioni che determinavano le loro scelte. Ciò risulta affatto evidente nel caminetto della biblioteca, chiaramente ispirata a certi monumenti funebri gotici. Il principio era “ciò che piace è bello”. Le tecniche costruttive originarie del Gotico erano ormai sorpassate: i rilievi scolpiti divennero così stucchi senza alcuna funzione strutturale.




Che Walpole abbia rappresentato l’incarnazione dello spirito d’epoca, nel riedificare Strawberry Hill, è reso palese dal fatto che il castello era già divenuta una meta celebre durante la sua esistenza, tanto da essere più conosciuta perfino delle sue opere letterarie. Walpole non fu l’unico ideologo del ritorno al Gotico, ma certamente le sue “rielaborazioni” su Strawberry Hill giocarono un ruolo importante.
Qui un bellissimo video su Strawberry Hill; se avete 10 min di tempo, vi consiglio caldamente di vederlo



HORACE WALPOLE – Walpole fu politico di professione, sebbene non occupasse che ruoli minori nel governo, ottenuti perlopiù grazie all’influenza di suo padre, il Primo Ministro Robert Walpole. In realtà, i suoi interessi erano più culturali che politici e fu, oltre che uno appassionato collezionista d’arte, un noto scrittore. “The Castle of Otranto”, pubblicato da Walpole nel 1765, segnò l’inizio della sua fama come letterato. Il romanzo è ambientato in Italia, nel corso del XIII secolo, ma il vero protagonista, ovvero il castello con la sua architettura, richiama in modo evidente Strawberry Hill. Accadimenti misteriosi, forze oscure all’opera, dipinti che prendono vita, cigolii di porte e tuoni formano il contorno. Il romanzo di Horace Walpole fu tra le prime opere in prosa gotiche, inaugurando una variante del romanzo inglese della seconda metà del XVIII secolo. Sebbene molte delle scelte stilistiche non appaiono psicologicamente motivate, “The Castle of Otranto” si rivelò un grande successo ed ebbe molti imitatori. Lo stesso Walpole coniò l’espressione “romanzo gotico” per definirlo.




6 commenti:

ila ha detto...

Ciao piacere sono Ila, sto girovagando per la rete...eh mi capita di incappare nel tuo blog...ma che ricchezza di informazioni e foto! complimenti eh!!...ti tengo sott'occhio ok? e mi aggiungo ai tuoi sostenitori...ciao ciao a presto

Silvia O. ha detto...

Si può dire che in questo castello il buon Horace abbia reso realtà la sua fantasia, che aveva creato il romanzo gotico... Tanti tanti anni fa l'ho anche letto (obbligata da un esame)...
Ancora un tuffo in Inghilterra, eh? Da qualche giorno va così, c'è questa aria so very British in giro per i nostri blog! (e pensare che sto leggendo proprio i Misteri di Udolpho di Mirs Radcliffe - oltre a P&P di zia Jane)
See you soon, my dearest!

Silvia ha detto...

Che luoghi incantevoli esistono! Ahhh, l'Inghilterra... come non amarla??!!

;-)

*Susycottage* ha detto...

E già! L'Inghilterra è l'Inghilterra!
Unica e meravigliosa!
Ma loro se ne rendono conto?
No, perchè quando capiscono che sono italiana mi dicono: ohhhhh! Lovely
Italy! Mah!
Un abbraccio
°SUSY°

Martina ha detto...

Ciao!
Sono una studentessa di 5° liceo e sto iniziando a raccogliere del materiale per la tesina di maturità, che sarà intitolata "Harry Potter e il Romanticismo: il ritorno alla tradizione gotica".
Questo tuo articolo di Strawberry Hill e Walpole è molto interessante e mi servirebbe davvero molto per la stesura della tesina.
Potresti gentilmente contattarmi via mail, in modo che io possa chiederti delle cose senza intasarti il blog? :D
Ti ringrazio aticipatamente!
Martina
martydeamici@hotmail.it

Anonimo ha detto...

Ciao grazie per questo articolo...
Potresti spiegarmi meglio questa parte mi sembra che sono in contraddizione:

"Le varie parti del palazzo svolgevano esattamente le stesse funzioni che avevano nei castelli medievali."

E QUESTO :

"Il numero di edifici e di funzioni possibili mostra come Strawberry Hill avesse poco in comune con i veri castelli medievali."

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