giovedì 4 novembre 2010

Hever Castle




FALSO DA SOGNO PER MILIARDARI – Quello che oggi si chiama Hever Castle era, alla fine dell’Ottocento, un edificio diroccato avviato alla completa rovina. Nel 1903 Wiliam Waldorf Astor, uno degli uomini più ricchi d’America, acquistò castello e tenuta. Spese quindi una fortuna per ricostruire l’edificio, trasformandolo in una sfarzosa dimora dotata di uno splendido parco.




DALLA CASA DI CONTADINI ALLA FAVOLOSA RESIDENZA – L’antico castello di Hever, di cui sono ancora visibili alcune parti delle cortine e la trecentesca torre del Portale, ebbe molti proprietari nel corso della sua storia plurisecolare. A partire dal XVI secolo, tuttavia, l’edificio cadde in rovina fino a essere usato come casa contadina, con tanto di allevamento di oche e anatre e annesso caseificio. Solo all’inizio del Novecento W. W. Astor diede una nuova vita a quei ruderi, trasformandoli in un favoloso castello con laghetto artificiale e villaggio “stile Tudor”.





Anne Boleyn

Mary Boleyn

IL CASTELLO DI ANNA BOLENA – Il castello di Hever nel Cinquecento era proprietà di Sir Thomas Boleyn, che lo ristrutturò completamente. Qui crebbe sua figlia Anne (Anna Bolena nel primo quadro, ancora oggi esposto nel castello, insieme al quadro della sua sorella, Mary Boleyn) che, appena diciottenne, destò la pessione di re Enrico VIII. Il sovrano, già sposato, pretese dal papa la concessione del divorzio, e quando questo gli venne rifiutato non esitò a promuovere uno scisma e a proclamarsi capo della nuova Chiesa “anglicana”. Nel 1533 Anna Bolena poté cosi giungere a corte come seconda moglie del re; nello stesso anno mise al mondo una figlia, la futura regina Elisabetta I. Ma, poco dopo la nascita della bambina, Enrico si stanco anche di Anna. Probabilmente, il desiderio sempre inappagato di avere un erede maschio, col tempo era diventata una ossessione; anche la prima moglie, Caterina di Aragona, aveva infatti partorito una bambina. Nel 1536 Enrico ordinò l’arresto e quindi la decapitazione di Anna con la falsa accusa di adulterio. Conobbe una tragica fine anche il fratello di Anna, ingiustamente imputato di rapporti incestuosi con la sorella e consegnato al boia. Nel 1538 mori infine il padre, Sir Thomas Boleyn, e Hever Castle fu confiscato dal re. Tre anni venne assegnato, come risarcimento per il divorzio, alla quarta moglie di Enrico VIII: Anna di Clèves.


REVIVAL MEDIEVALE – Hever non è un caso unico nella storia dell’architettura fortificata. In quasi tutti paesi europei, nella seconda meta dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento, sorsero vari esempi di architettura “medievale” completamente ricostruita dal nulla o da labili tracce. Basti pensare ai giganteschi esempi di Viollet-le-Duc, come Carcassonne e Pierrefonds. Ma anche in Italia, soprattutto in Piemonte e Lombardia, attecchi questa moda, anche con esempi noti, come il borgo medievale del Valentino a Torino, o Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza.



UN PARCO MAGNIFICO – I giornali scrissero all’epoca che i giardini degli Astor avevano trasformato Hever in una specie di Isola Bella, l’incantevole isoletta sul lago Maggiore meravigliosamente curata dai Borromeo. Il paragone è un po’ eccessivo, ma in effetti al visitatore si presenta uno splendido parco con statue, vasi ornamentali e colonne, che si affaccia su un laghetto e si ispira in parte a modelli medievali.




UN PARCO MAGNIFICO – I giornali scrissero all’epoca che i giardini degli Astor avevano trasformato Hever in una specie di Isola Bella, l’incantevole isoletta sul lago Maggiore meravigliosamente curata dai Borromeo. Il paragone è un po’ eccessivo, ma in effetti al visitatore si presenta uno splendido parco con statue, vasi ornamentali e colonne, che si affaccia su un laghetto e si ispira in parte a modelli medievali.





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