Se la cittadina di Godollo non presenta un particolare interesse turistico, è però assai frequentata grazie al Palazzo Reale, legato alla memoria dell’Imperatore Francesco Giuseppe e dell’imperatrice Elisabetta, l’amata Sissi. Il castello è stato in gran parte restaurato e il programma di sistemazione del complesso, che durerà ancora diversi anni, prevede anche la costruzione di un albergo nel parco.
I GRASSALKOVICH – Fu un grande signore ungherese, il conte Antal Grassalkovich I (1694 – 1771), che avviò la costruzione di questo castello i cui progetti furono affidati all’architetto Andràs Mayerhoffer. Dal 1741 al 1749, la prima fase della costruzione vide sorgere la cappella, i due torrioni d’angolo che terminavano la facciata, il maneggio e cinque ali. Il periodo seguente, dal 1752 al 1759, il corpo principale assunse la sua forma attuale.
Nel 1751, Maria Teresa, imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, si reccò in visita presso il conte Antal Grassolkovich I e alloggiò al castello. Dal 1760 vennero terminate le due ultime ali e numerose altre stanze d’abitazione. Il figlio del conte, Antal Grassolkovich II, apportò altre modifiche dal 1782 al 1785. fece sostituire i torrioni d’angolo con due padiglioni in aggetto mansardati che si possono ammirare tuttora. Fece costruire anche un teatro. Antal Grassolkovich III intraprese anch’esso altre trasformazioni. La sua morte nel 1841 segnò la fine del ramo maschile di questa famiglia. Il ramo femminile ereditò quindi la proprietà che venne acquistata nel 1850 dal barone Gyorgy Sina e in seguito, nel 1864, ad una banca belga.
L’EPOCA D’ORO DI FRANCESCO GIUSEPPE E SISSI – Lo Stato ungherese diventò proprietario del castello nel 1867. dopo essere stato rinnovato nel giro di sei mesi sotto la direzione dell’architetto Milkos Ybl, il castello venne offerto all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e all’imperatrice Elisabetta in occasione della loro incoronazione come sovrani d’Ungheria. La famiglia reale amava molto venire a Godollo in primavera e in autunno, lontano dal protocollo della corte di Vienna.
Elisabetta amava in particolar modo questi luoghi dove poteva cavalcare nei boschi circostanti. All’epoca il castello di Godollo era all’apice della sua gloria con cacce a cavallo, corse di levrieri e di cavalli, feste, ricevimenti e concerti. Sissi conquistò ben presto gli abitanti del posto. “In occasione dei suoi soggiorni a Godollo si forma attorno all’Imperatrice una corte completamente diversa da quella di Vienna. Elisabetta non è sottomessa alle regole vincolanti che ormai detesta. Inoltre, dato che Francesco Giuseppe soggiorna solo per brevi periodi, Sissi è l’atro attorno al quale tutto gravita” (Jean-Paul Bled, Rodolfo e Mayerling).
Dopo la tragica morte di Sissi a Ginevra nel 1898, le visite di Francesco Giuseppe al castello si fecero sempre più rare. L’ultima ebbe luogo nel 1911. il suo successore Carlo I d’Austria, re d’Ungheria con il nome di Carlo IV e che regnò dal 1916 al 1918, vi soggiornò solamente una volta.
LE ALTERNE VICENDE DEL NOVECENTO – Nel 1919 il castello divenne la sede dell’alto comando militare della Repubblica dei Consigli prima di essere occupato dalle truppe rumene. Nel 1920, con l’avvento al potere del reggente Miklòs Horthy, la proprietà divenne nuovamente la residenza estiva del capo dello stato e rivisse anni fasti durante i quali vennero dati ricevimenti, feste e cacce per invitati d’onore.
Le truppe sovietiche lo trasformarono in seguito in ospedale militare e in accampamento dopo aver bruciato tutto l’arredo (permettetemi: VANDALI!!!!!) Nel 1990 i russi abbandonarono definitivamente il sito.
ESTERNO – Il castello reale di Godollo, con una superficie di 1700 m quadrati e un parco di 28 ha , è considerato come il più importante castello barocco d’Ungheria. Oltrepassato un ponte in pietra, la facciata principale si apre con un corpo mediano a cupola abbellito da un balcone in ferro battuto poggiante su quattro colonne gemine in marmo rosso ornate da capitelli ionici. Al centro della balaustra si trova lo stemma dei Grassolkovich. Il castello ha la particolarità di avere sette ali che si incastrano perpendicolarmente le une con le altre sul retro dell’edificio. Per rendersene conto bisogna attraversare il salone d’ingresso e penetrare nel cortile interno, attorno al quale si raccolgono due ali a forma di ferro di cavallo.
3 commenti:
L'Ungheria non è valutata quanto meriterebbe. Questa residenza è magnifica.
Innanzitutto... Grazie ♥...
Davvero interessante questo post... ti ringrazio per questo pezzo di storia.
Un grande bacione!
Ciao.
a breve andrò in Ungheria e vorrei visitare il castello.
E' vero che però non esiste ne visita guidata nè audioguida in lingua italiana?
Grazie
Simona
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