mercoledì 22 dicembre 2010

Rastatt – La residenza di Luigi il Turco


Il marchese Luigi Guglielmo di Baden-Baden, soprannominato ‘Luigi il Turco’, non era solo un abile militare, bensì anche un principe amante delle bellezze della vita. Lo dimostrò quando, a partire dal 1699, iniziò a costruire la sua residenza a Rastatt.


SUL MODELLO DI VERSAILLES – Nel 1689, durante la guerra di successione del Palatinato, le truppe francesi distrussero spietatamente sia il castello di Rastatt sia l’altra vicina residenza del marchese Luigi Guglielmo (1655 – 1707) a Baden-Baden. Tuttavia, mentre ancora ferveva la guerra, la ricostruzione di Rastatt fu accuratamente pianificata, e dieci anni dopo cominciarono i lavori della nuova residenza, la prima in Germania apertamente ispirata alla reggia di Versailles.


LE INDECISIONI DEL MARCHESE – Tuttavia nemmeno Luigi Guglielmo, all’inizio, sapeva esattamente che cos costruire a Rastatt. Il progetto iniziale prevedeva l’erezione in loco di un relativamente modesto casino di caccia: ma fu presto abbandonato. Il fatto è che il marchese sperava di essere nominato re di Polonia e di trasferirsi a Varsavia. Ma nonostante i suoi indubbi e riconosciuti meriti in campo militare, o forse proprio per questi, le grandi potenze preferivano che restasse un marginale, seppur illustre, principe di provincia, politicamente ininfluente. Alla fine, visto sfumare il suo sogno, optò per un castello monumentale, capace a dimostrare al mondo che anche un marchese “minore” poteva avere una splendida corte, la quale non aveva nulla da invidiare ai sovrani europei.


LA CHIESA DI SIBILLA – Nel 1707, alla morte di Luigi Guglielmo, la vedova Sibilla Augusta, nata principessa di Sassonia – Lauenburg, fece innalzare accanto al palazzo una sontuosa cappella barocca. La marchesa era una donna devota fino al fanatismo. La costruzione della cappella fu intesa come omaggio scenografico alla fede cattolica, con dipinti che creassero l’illusione di spazio infinito e un ritratto della stessa Sibilla nelle vesti di Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino I (257 – 336), l’imperatrice di modeste origini (era figlia di un oste) che durante un viaggio in Palestina avrebbe trovato le reliquie della Croce di Cristo. Sibilla Augusta fu sepolta nel 1733 nella chiesa da lei così fortemente voluta.


L’ORGOGLIO DEL BADEN – Il castello di Rastatt divenne presto un motivo di orgoglio per gli abitanti del Baden, che a più riprese si attivarono per il suo restauro e perché gli venisse riconosciuta la tutela che meritava un grande monumento nazionale. Nel 1835 un giornale pubblicò un’ode rimasta famosa:
“E’ dall’alto risuona un grido:
non lasciate che si compia il sacrilegio,
voi che vi chiamate figli del Baden;
non permettete che vada in rovina,
la perla più bella del nostro patrimonio.
Salvate il monumento di Ludwig!”


LUIGI IL TURCO E LA “GRANDE GUERRA TURCA” – Nel 1683 duecentomila soldati del gran visir turco – ottomano Kara Mustafà dilagarono nei Balcani, arrivando a mettere sotto assedio Vienna. L’imperatore chiese aiuto ai principi cristiani, in particolare a quelli cattolici. Sotto il comando del re polacco Giovanni III Sobieski si radunò un esercito internazionale che liberò la capitale austriaca, sconffingendo definitivamente gli Ottomani. Fra i commandanti dell’esercito, oltre al principe Eugenio di Savoia, c’era anche il marchese Luigi Guglielmo (Ludwig – Wilhelm) di Baden-Baden. Dopo la vittoria continuò la lotta per cacciare gli Ottomani con la grande guerra turca. Una dopo l’altra caddero l’Ungheria, Belgrado e infine, il 19 agosto 1691, presso Novi Sad, le truppe agli ordini di Luigi Guglielmo inflissero ai turchi una disastrosa sconfitta, facendo conoscere in tutta Europa il nome del generale.








SALE SONTUOSE – Le sale barocche del palazzo di Rastatt presentano uno sfarzo decorativo degno di una residenza reale e certo sproporzionata alle dimensioni e all’importanza del piccolo stato che l’ha espressa. Ma il modello fu presto imitato da molti principi tedeschi.
Grandiosa è la “sala degli Antenati”, con un soffitto affrescato che celebra Luigi Guglielmo come “Ercole liberatore del mondo”, accolto in cielo tra gli dèi dell’Olimpo.
Degli appartamenti del marchese fanno parte la sontuosa “camera da letto”, il “gabinetto degli Specchi” e lo “studio”.
Le stanze della moglie di Luigi Guglielmo sono ornate da dipinti ispirati alla mitologia greca, che esaltano i compiti di una castellana: consorte desiderabile (“Bacco e Arianna”), educatrice dell’erede del trono (“Ercole e Alcmena”), protettrice dei sudditi (divinità della prosperità).
Nel parco sorge una deliziosa piccola pagoda del 1722, commissionata da Sibilla Augusta.



Il palazzo ospita il “Museo militare della Renania” (Wehrgeschichtliches Museum), ricco di armi, armature e uniformi d’epoca.
L’interessante “Museo della Libertà”, anch’esso con sede nel palazzo, documenta invece ampiamente l’attività dei movimenti di liberazione nella storia tedesca e in particolare la rivolta del Baden del 1848, che ebbe a Rastatt il suo ultimo baluardo.

1 commento:

Sciarada ha detto...

Ciao Ziamame, tutte le reggie europee sono state costruite su imitazione di quella di Versailles, per nostra fortuna aggiungo, lo splendore che vi si trova dentro è strepitoso!
Felice Natale Ziamame a te e a tutta la tua famiglia!

P.S. Ho apprezzato moltissimo i link di youtube ti ringrazio tantissimo, un bacio a presto!

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