venerdì 10 dicembre 2010

Brissac – Il castello dei marescialli


Guadagnarsi la gratitudine dei re è un ottimo modo per salire la scala sociale. E’ ciò che successe a René de Cossè che salvò la vita a Luigi XII, ottenendone un lauto compenso. Grazie alla concessione del sovrano poté acquistare il vecchio castello di Brissac e fregiarsi di questo nome, che divenne quello ufficiale della famiglia.


IL MARESCIALLO CARLO II E IL LEGITTIMO RE ENRICO IV – Il 22 marzo del 1594 Carlo II di Brissac, maresciallo di Francia e governatore di Parigi, diede ordine di aprire le porte all’uomo che stava marciando sulla capitale esigendo la consegna della città. Si trattava del legittimo re di Francia, quell’Enrico di Navarra erede della Corona in quanto designato nel 1589 dal suo predecessore Enrico III di Valois, ma combattuto aspramente dalla nobiltà cattolica come capo degli ugonotti. Dopo quattro anni di aspri conflitti interni, il pretendente al trono aveva finalmente deciso di abiurare il calvinismo e si era convertito ufficialmente al cattolicesimo. Ora voleva far valere i suoi diritti, se necessario con la forza. La decisione del governatore evitò lo scontro armato e il popolo, grato, ci ricamò sopra un gioco di parole: “Brissac nous a épargné le bris et le sac”, ovvero “Brissac ci ha risparmiato l’irruzione e il saccheggio”.


CARLO II E BRISSAC: IL CASTELLO A META’ – Anche Carlo I di Brissac (1505 – 1563) era stato maresciallo di Francia, e in quella funzione aveva guidato le truppe alla conquista di Le Havre occupata dagli inglesi. Carlo II, alla fine della guerra contro gli ugonotti, aveva trovato il castello di Brissac gravamente danneggiato. Inizio allora a costruire un nuovo edificio tra le vecchie torri cilindriche fatte costruire da Pietro di Brézé nel 1455. Affidò il progetto, grandioso, all’architetto Jacques Corbineau, ma alla sua morte, avvenuta nel 1621, il figlio non volle proseguire i lavori, tanto che uno dei futuri proprietari ebbe a dire: “Brissac è un nuovo castello eretto a metà in un vecchio castello per metà diroccato”.


MADAME DU BARRY – Dopo la morte del re Luigi XV, la sua amante, Madame du Barry, allacciò una relazione con un altro Brissac governatore di Parigi, il duca Luigi Ercole Timoléon di Brissac. Questi però cadde in disgrazia presso il nuovo sovrano Luigi XVI, e fu rinchiuso a Orléans. Durante la Rivoluzione venne trasferito nel 1792 a Versailles, dove una folla infuriata lo catturò per poi ucidderlò. Il suo cadavere decapitato venne infine gettato nel giardino di Madame du Barry.

2 commenti:

Federica ha detto...

Che bello e interessante è questo castello, un altro da aggiungere alla mia lista!
n.b.: non ho mai sopportato Madame Du Barry, che seguì alla Pompadour (donna invece eccezionale).
Buon week end Federica

la giraffa e la papera ha detto...

Interessantissimo castello . . . che storia si porta dietro!!

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