martedì 16 novembre 2010

La straordinaria tomba di Newgrange



Nelle isole britanniche è dato notare una ingente quantità  di monumenti megalitici, ma pochissimi sembrano uguagliare quello di New Grange (Irlanda) per la complessa tipologia della struttura architettonica. Con ogni probabilità, i coloni neolitici si stabilirono in Irlanda prima che in altre zone dell’archipelago britannico, ovvero nel 4700 a. C. circa (data calibrata), ma le strutture megalitiche non sembravano da ascrivere a date anteriori al 3700 a. C. circa (mentre Stonehenge data a 2300 a. C. circa).



Nella vallata del fiume Boyne, unitamente ai tre grandi tumuli di Knowth, New Gange e Dowth, caratterizzati dalla presenza di una camera di ampie dimensioni, emersero numerosi altri piccoli tumuli, pietre erette, tracce di cerchi ovvero strutture megalitiche che hanno indotto gli studiosi ad avanzare l’ipotesi che, per un lunghissimo periodo di tempo, la suddetta valle espletasse una funzione “sacra”.
Tuttavia, la tomba di New Grange, benche fosse ubicata vicino a due grandi tumuli, si distingueva per imponenza e raffinatezza di motivi ornamentali. Il monumento, costruito nel 3400 a. C. circa, presenta un tumulo di forma ovale alto 15 metri, il cui diametro misura oltre 90 metri; all’interno di esso vi è un lungo ‘dolmen’ a corridoio che conduce ad una camera la cui pianta presenta una forma a transetto e il cui soffitto a falsa volta era stato effettuato con grandi lastre del peso di oltre una tonnellata ciascuna. La base del tumulo era delimitata da ben 97 lastre, per lo più decorate e, intorno a quest’ultime, si ergeva un enorme circolo di menbir.



L’orientamento della tomba di New Grange permetteva ai raggi del sole nascente di filtrare, attraverso un’apertura nel corridoio, fino ad illuminare la camera ad ogni solstizio d’inverno (21 dicembre).
Fra i numerosi lastroni di New Grange incisi con eleganti motivi decorativi, è da menzionare, in primo luogo, quello in pietra posto di fronte al corridoio d’ingresso della tomba ed ornato con motivi spiraliformi che presentano analogie con quelli incisi sulle lastre dei templi megalitici maltesi del Neolitico più o meno contemporanei. Similitudini con i disegni maltesi sono ravvisabili nella doppia spirale, in quella che denota un motivo “ad oculi”, nei motivi circolari semplici e in quelli vegetali; quest’ultimi, raffigurati sulle lastre dei templi neolitici maltesi, costituiscono il simbolo della forza vitale propria delle piante che s’inquadra perfettamente in civiltà in cui l’agricultura costituiva il fondamento della vita. Il motivo vegetale era rappresentato anche in Francia, oltre che in Irlanda e a Malta. Tuttavia, i disegni spiraliformi delle lastre di New Grange, sono spesso associati a motivi a forma di triangolo oppure di losanga; talvolta compaiono incisioni isolate di triple spirali, oppure di triangoli sulle pareti o sui blocchi di recinzione della tomba.



Non è dato sapere quale fosse il significato simbolico del complesso repertorio iconografico degli imponenti monumenti litici; tuttavia, i tratti comuni dell’arte megalitica, compresa quella maltese, sembrano spiegabili soltanto sotto il profilo di una comune filosofia e di un analogo pensiero magico-religioso connesso con il rito della sepoltura collettiva.
Per quanto concerne il monumento irlandese è da rilevare che la sua maestosità può essere ancora ammirata; recentemente è stato restaurato il muro in quarzo e granito che circonda e sostiene il tumulo.

Testo a cura di Emiliana Petrioli


Altre info:

5 commenti:

McGlen ha detto...

Bellissimo post! E grazie anche per avermi citato nelle fonti! Newgrange è davvero un posto spettacolare, oltre che estremamente interessante sotto il profilo archeologico. Purtroppo non ho potuto visitarlo nel giorno del Solstizio, però le guide ti propongono una sorta di "simulazione" del momento in cui la camera sepolcrale si illumina, e fa comunque un certo effetto! A proposito delle incisioni a spirale, alcuni sostengono che la kerbstone di fronte all'ingresso, possa essere decorata con una sorta di mappa della valle del Boyne, indicante le posizioni dei Newgrange, Dowth e Knowt con buona approssimazione, oltre che al vecchio alveo del Boyne e altri siti minori.

Antonio from Italy ha detto...

Ciao,
Mi fa piacere trovare un blog che tratta argomenti di mio grande interesse.
Sono stato a Newgrange due volte, in Irlanda sono stato 13 volte.
Ho visitato oltre 630 luoghi diversi tra castelli in rovina, vecchie chiese medievali, dolmen e cerchi di pietre. E non sono nemmeno a metà della lista dei luoghi che vorrei visitare, vorrà dire che mi attendono altri 13 viaggi verso l'Isola di Smeraldo.
Ti ho trovato seguendo McGlen, che una volta aveva un blog su Splinder, ma che ho appena rintracciato qui su Blogspot.
A presto!

Antonio from Italy ha detto...

Ho scritto alcuni post, circa 30, sull'Irlanda, più o meno seri, e li puoi trovare sul mio blog seguendo il tag "irlanda".
Vi troverai anche dei link per alcune delle mie gallerie fotografiche sull'argomento e un link per uno dei miei resoconti di viaggio, che però, ti avviso, sarà noiosetto per chi non è davvero appassionato di storia antica.
Qui nel tuo post parli di Newgrange e dei suoi 5400 anni di vita. Ti posso dire che non è nemmeno il più vecchio monumento, dato che esiste una tomba megalitica che supera i 6200 anni, il Poulnabrone portal tomb, nella contea di Clare.

Anonimo ha detto...

ero anch'io a Newgrange, un posto magico come altri che ho visitato durante i miei viaggi: Avebury, dove si trova la più concentrazione di megaliti al mondo e più antica di Stonhenge, e Carnac.Devo ritornare in Irlanda per spingermi fino al nord dove ci sono altri importanti siti.

Anonimo ha detto...

Newgrange è un luogo stupefacente, di una bellezza e di un'energia uniche nel loro genere. Però mi pare opportuno sottolineare un fatto: la concezione di questo luogo come "tomba collettiva" è stato da tempo confutato alla luce della scarsissima presenza di resti in esso e all'incongruenza della raffinatezza di una simile opera parametrata all'uso ipotizzato. E' da molti ormai considerato un vero e proprio tempio ove si celebravano tutta una serie di cerimonie legate ai cicli stagionali, incluse morte e nascita, anche alla luce degli allineamenti astronomici; oltre agli allineamenti solari non va dimenticato neppure l'allineamento con Venere, orologio astronomico precisissimo e di utilità fondamentale per una cultura agricola e pastorale che aveva un assoluto bisogno di misurare con precisione lo scorrere del tempo.
Tutto questo ovviamente non toglie niente ma semmai aggiunge ancora più bellezza e magia a questo luogo che porto saldo nel cuore.

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