domenica 12 dicembre 2010

Windsor – I cortili della storia


L’intero arco della storia inglese, dai tempi di Guglielmo il Conquistatore fino a quelli della regina Elisabetta, ha lasciato le sue tracce nell’immenso complesso di Windsor, facendone il “libro di pietra” della monarchia britannica. È non solo la più grande e importante residenza reale d’Inghilterra, ma anche il cuore stesso della nazione. Pur avendo subito notevoli ampliamenti è rimasta fedele all’architettura originaria: due grandi cortili, Upper e Lower Ward, disposti ai lati del dongione originario.



IL MASTIO DEL CONQUISTATORE -  Già i re sassoni avevano eretto a Windsor un palazzotto – l’Old Windsor – che però venne lasciato andare in rovina dopo la conquista normanna. Guglielmo il Conquistatore, infatti, fece costruire un nuovo dongione, concepito secondo la moda normanna, che consentisse si controllare le strade che dall’occidente portavano a Londra: il New Windsor. Questo dongione, il Keep o Round Tower, è tuttora il fulcro del grande complesso. Ma la maggior parte delle costruzioni in pietra, che i re successivi ampliarono nel corso dei secoli, fu opera di Enrico II e venne eretta tra il 1165 e il 1169.


CAPOLAVORO DEL GOTICO INGLESE – Al centro del Lower Ward, il cortile inferiore, si innalza la St. George’s Chapel, la cappella di San Giorgio, splendida costruzione in forme gotiche perpendicular iniziata nel 1478, durante il regno di Edoardo IV, da mastro Janyns e terminata da mastro Verte nel primo decennio del Cinquecento. L’interno, a tre navate su pilastri poliscili che si aprono in alto a innervare una serie di volte a ventaglio, è uno dei capolavori del gotico inglese. È un mausoleo di personaggi più o meno importanti, da Enrico VIII a Carlo I, dalla principessa Carlotta, figlia di Giorgio IV, fino al principe imperiale Luigi Bonaparte, figlio di Napoleone III. La cappella è, a sua volta, il centro di una vasta serie di costruzioni d’uso religioso.

 St. George’s Chapel


GLI APPARTAMENTI DI STATO – Intorno all’Upper Ward, il cortile superiore, si dispongono gli appartamenti privati della famiglia reale e i sontuosi locali di rappresentanza, o Appartamenti di Stato (State Apartmensts). Accessibili dalla North Terrace, lo spettacolare balcone sul Tamigi del castello, sono un immenso scrigno d’arte e di storia, colmo di dipinti di valore, di sale imponenti, e anche di curiosità,


come la “Queen Mary’s Doll’s House”, la casa delle bambole, eseguita in scala 1:12 per la regina Maria, moglie di re Giorgio, da oltre 1500 artisti e artigiani. Nel vestibolo si possono vedere anche le armature di cavalieri, bandiere e abiti militari, tra altri la pallottola che uccise l’ammiraglio Nelson nella battaglia di Trafalgar.


LA SALA DELL’ORDINE – Nel cuore degli State Apartments si apre la St. George’s Hall, l’immensa sala (oltre 56 metri di lunghezza) che funge da luogo deputato per le cerimonie dell’Ordine della Giarrettiera. Ogni cavaliere dell’Ordine, dal 1348, vi ha lasciato il proprio stemma: osservando le pareti e il soffitto della sala si ha una “vista panoramica” dell’intera storia inglese, attraverso gli stemmi dei suoi protagonisti. È anche una splendida raccolta d’arte, con i ritratti dei sovrani eseguiti da artisti famosi, come Van Dyck e Godfrey Kneller. Purtroppo la sala è stata pesantemente danneggiata dall’incendio che nel 1992 ha interessato quest’ala del castello, ma i restauri la stanno riportando alla bellezza originaria.


the Grand Vestibule

NEL LABIRINTO DELLA SOVRANITA’ – L’immenso castello è una vera epitome della storia della famiglia reale inglese, e tramite essa dell’intera Gran Bretagna. Ma è anche il centro a cui fanno capo numerose attività collaterali, che senza il “traino” del famoso monumento avrebbero vita assai più difficile.



- Il “sacta sanctorum” della cappella di S. Giorgio è l’elegantissimo coro a triplice fila di stalli, ognuno con intagliato lo stemma di un cavaliere dell’Ordine della Giarrettiera; al centro varie sepolture di sovrani.



- Tra gli edifici “minori” del castello vi è la “Albert Memorial Chapel”, una costruzione quattrocentesca eretta da Enrico VII che la regina Vittoria trasformò, nell’Ottocento, in cappella commemorativa del suo “amato Alberto” quando questi morì per malattia nel 1861.


- Curiosamente una delle principali sale del castello è dedicata a Napoleone, acerrimo nemico della monarchia britannica. Infatti la “Waterloo Chamber” espone i ritratti di coloro, tra gli inglesi, che maggiormente contribuirono alla caduta dell’imperatore.
- A nord del castello si stende lo “Home Park”, il grande parco dove, a maggio, si tiene il tradizionale “Royal Windsor Horse Show”, una delle esibizioni di cavalli più celebre d’Inhilterra.


- A sud di Windsor sorge la “Frogmore House”, la residenza reale seicentesca dove vissero la regina Carlotta e la duchessa di Kent, madre della regina Vittoria. E qui è sepolta la sovrana, insieme al consorte, il principe Alberto e al più imponente dei suoi successori, l’ex re Edoardo VIII, duca di Windsor, che abdicò al trono per poter sposare l’americana Wallis Simpson.


Bandiera reale


1 commento:

la giraffa e la papera ha detto...

Si sogna solo a vederle queste immagini . . .

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