domenica 9 gennaio 2011

Rosenborg – La reggia di Cristiano IV


Il castello di Rosenborg fu eretto all’inizio del Seicento per il re Cristiano IV ed è, in realtà, una villa di forme castellane. Oggi è adibito a museo: vi si possono ammirare alcune delle antiche stanze reali, restaurate e arredate con mobili d’epoca e le collezioni d’arte della casa reale. I sotterranei custodiscono i gioielli della Corona danese.



LA VILLA TRASFORMATA IN CASTELLO RESIDENZIALE – Cristiano IV acquistò inizialmente il terreno dell’attuale castello per sistemarvi la sua “basa corte”, vale a dire l’insieme degli alloggiamenti, delle scuderie e dei magazzini necessari alla vita della casa reale. Ma il posto era talmente bello che il sovrano decise di costruirvi una villa.
La “Losthuus”, come fu chiamata, fu terminata nel 1607. l’insieme a sua volta piacque al re a tal punto che decise di trasformarla in un castello ispirato alle forme del Rinascimento olandese, raddoppiandone le dimensioni, alzandola di un piano (tra il 1613 e il 1615) e infine aggiungendovi una torre con scala a chiocciola, su progetto di Hans Van Steenwinckel il Giovane, nel 1633. Rrosenborg divenne così una sontuosa residenza reale, circondata da un fossato e da un terrapieno difensivo.



Gli appartamenti di Cristiano erano situati al pianterreno. Mancano documenti precisi sull’arredamento complessivo, ma è noto che il suo studio era decorato in stile cinese; nei documenti pervenuti si parla di immagini laccate di guerrieri indiani  o giapponesi.
I successori di Cristiano preferirono invece sistemarsi al primo piano, che verso 1700 Federico IV – come altri sovrani europei – cercò di adattare al modello francese di Versailles, facendo sistemare fra l’altro anche una “sala degli Specchi”. La residenza reale venne inoltre arricchita con i preziosi cristalli che il sovrano ricevette in dono nel 1709 a Venezia, durante un viaggio in Italia. L’intero secondo piano è occupato dalla “sala degli Cavalieri”, decorata, sempre durante il regno di Federico IV, da un soffitto a stucchi con gruppi scultorei alquanto insoliti. Da segnalare il suo significato simbolico, con l’esaltazione della forza militare della Danimarca e delle buone prospettive per i contadini dopo l’eliminazione della servitù della gleba. Il trono esposto nella sala è stato utilizzato per le incoronazioni fino al 1840.



RINASCIMENTO IN RITARDO – Su una qualsiasi guida locale, il castello di Rosenborg viene indicato come un’opera “rinascimentale”. In realtà, secondo i criteri italiani, non può essere considerato un castello (non ha infatti alcuna funzione difensiva), bensì una villa, e non è certo rinascimentale: all’epoca in cui fu costruito in Italia stava fiorendo il barocco. Ma la realtà d’oltralpe è diversa: il Rinascimento vi giunse molto dopo rispetto all’Italia e il termine “castello” si applica anche ai palazzi e alle ville, purché signorili. Ogni paese ha una sua storia: occorre tenerne conto.




DOTATO DI TUTTI COMFORT – Gli impianti igienici del castello di Rosenborg erano assolutamente eccezionali per l’Europa del primo Seicento. C’erano infatti un bagno con vasca, una grande caldaia per scaldare l’acqua nonché, nella torre con scala a chiocciola, un gabinetto con tanto di sciacquone. Nemmeno Versailles poteva vantare qualcosa di simile.



CRISTIANO IV, IL RE COSTRUTTORE E FESTAIOLO – Cristiano IV di Danimarca, il re di Norvegia e duca dello Schleswig – Holstein che fece costruire Rosenborg, era assai amato dal popolo. Piaceva in particolare il suo interesse per le condizioni dei muratori e degli artigiani che lavoravano nei numerosi edifici eretti a Copenaghen durante il suo regno.
Lo si vedeva al mattino presto nei cantieri, dove si intratteneva con le maestranze: un atteggiamento del tutto impensabile per un monarca in carica all’inizio del Seicento. Durante tali visite non voleva neppure che gli artigiani venissero a rendergli omaggio e preferiva invece andare dall’uno all’altro in piena attività, informandosi con competenza sull’avanzamento dei lavori e sulle situazioni dei lavoratori. Già al momento dell’incoronazione, nel 1596, aveva sorpreso ed entusiasmato i sudditi distribuendo denaro ai poveri e facendo allestire una fontana che per una settimana sprizzò vino invece dell’acqua. D’altra parte lui stesso non disdegnava il buon vino, anzi si vantava di essere il monarca europeo più resistente all’alcol.
Né le solenni bevute pare lo danneggiassero. Mori infatti il 28 febbraio 1648, nel suo prediletto castello di Rosenborgo, all’età, per l’epoca invidiabile, di settant’anni.



I GIOIELLI CUSTODITI SOTTO IL PALAZZO – I sotterranei del castello di Rosenborgo ne rappresentano oggi la parte più preziosa, in quanto custodiscono le storiche insegne della corona danese, come la corona di Cristiano IV e la corona d’oro eseguita nel 1670. nella ben custodita “camera del Tesoro” si conservano anche lo scettro, il globo imperiale e altri gioielli del regno.
Le stanze di maggior interesse del castello sono l’”appartamento reale” di Cristiano IV al pianterreno, con gli splendidi arazzi olandesi, e il “gabinetto delle Lacche”.
Nel parco sorge un monumento allo scrittore di fiabe Hans Christian Andersen (1805 – 1875), raffigurante lo scrittore circondato da un gruppo di bambini che lo ascoltano rapiti.
La caserma della guardia reale ospita un piccolo museo sulla storia di questo corpo militare, fondato nel 1658. alle 11.20 di ogni giorno parte da qui il cambio della guardia diretto al castello di Amalienborg.



2 commenti:

cuori e perline ha detto...

Ziamame,io adoro i paesi del Nord Europa e visitare il tuo blog per me è sempre un'emozione grandissima!
Annamaria

Silvia O. ha detto...

Quante meraviglie ci sono in torno a noi che non riusciremo mai a vedere di persona? E quanto sarebbe bello avere una macchina del tempo per vederle com'erano quando erano frequentate dai legittimi proprietari... Intanto, mi godo questi bellissimi reportage! (P.S. folgoranti le citazioni che hai inserito a destra: Byron, Goethe, Baudelaire...)

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