domenica 29 gennaio 2012

Blickling – Il luogo natale di Anna Bolena


Blickling entrò in possesso dei Boleyn nel 1431. Qui sarebbe nata Anne Boleyn – in italiano Anna Bolena – la sfortunata seconda moglie del re Enrico VIII. La struttura attuale della dimora risale tuttavia al XVIII secolo.


IL PERIODO DEGLI HOBART – Fu Sir Henry Hobart, giudice supremo d’Inghilterra al tempo di Giacomo I, a dare all’edificio, all’inizio del Seicento, le forme odierne. Non si poté tuttavia godere la sua creazione. Erano appena finiti i lavori, nel 1625, quando il proprietario morì. Circa un secolo e mezzo dopo John Hobart, secondo conte di Buckinghamshire, dispose ulteriori ampliamenti e curò personalmente il rinnovo degli arredi.


UN CASTELLO PER UN ARAZZO – John Hobart fu abile e apprezzato ambasciatore britannico in Russia. In ricordo del suo soggiorno a San Pietroburgo, la zarina Caterina la Grande gli fece un dono di particolare pregio: un arazzo che mostra lo zar Pietro il Grande vittorioso nel 1709 a Poltava contro gli svedesi. Dopo il ritorno in patria Hobart fece allestire una sala appositamente per questo regalo, e sembra che proprio in tale occasione abbia deciso di rimettere a nuovo il castello.


UN MAUSOLEO NEL PARCO – È dello stesso periodo anche la sistemazione del parco: chilometri di sentieri attraverso giardini e boschi, un laghetto artificiale, un piccolo tempio e un’aranciera. Vi sorge anche la piramide voluta da Hobart come proprio monumento funebre e dove ora giace accanto alle sue due mogli.


Ultimo proprietario di Blickling fu Philip Kerr, undicesimo marchese di Lothian, al quale si deve la legge degli anni Trenta sulla tutela dei castelli inglesi come edifici storici e sul loro affidamento a istituzioni di interesse collettivo. Fu così possibile salvare anche questo complesso: nessun privato si sarebbe potuto permettere il pagamento delle ellevate tasse di successione e i costi di manutenzione dell’enorme tenuta.


QUANDO SI DICE FEUDALISMO – Blickling, per la sua storia, legata ai grandi personaggi della corte inglese, è un ottimo esempio di come il concetto italiano della villa fosse entrato, abbastanza velocemente, anche nel mondo inglese, in sostituzione del castello (per contro, la Francia fu molto più lenta ad adeguarsi).


Quello che invece stentò moltissimo ad affermarsi è il linguaggio architettonico: bisognerà arrivare al Settecento inoltrato e il movimento neopalladiano perché anche le dimore di campagna inglesi adottino le forme classiche.


ANNA BOLENA, UNA BREVE FELICITÀ – è quasi certo, anche se non documentariamente provato, che Anna Bolena sia nata a Blickling e che si sia poi trasferita col padre nel castello di Hever. A diciott’anni conobbe il re Enrico VIII, che se ne invaghì. Il sovrano chiese al papa la facoltà di divorziare e al suo rifiuto proclamò lo scisma dalla Chiesa di Roma, autonominando se stesso capo della nuova Chiesa anglicana. Nel 1533 Anna arrivò così alla corte reale come seconda moglie di Enrico. Nel medesimo anno mise al mondo una figlia, la futura regina Elisabetta I. ma poco dopo il parto fu ripudiata dal re, il cui desiderio di un erede maschio aveva ormai raggiunto la follia. Nel 1536, con la falsa imputazione di adulterio, Anna venne arrestata e decapitata: poco dopo salì sul patibolo anche il fratello, ingiustamente accusato di rapporti incestuosi con la sorella. Quando due anni più tardi morì il padre, Sir Thomas Boleyn, Blickling fu incamerato dal demanio regio.


ECLETTICO MA AFFASCINANTE – La capacità tipicamente inglese di fondere in maniera originale caratteristiche architettoniche di disparata provenienza trova nel maniero di Blickling un esempio quasi perfetto, soprattutto nell’esterno. Stilemi autoctoni si mescolano con reminiscenze e influssi olandesi, germanici, rinascimentali (sia pure di riporto). La dimora prese forma mentre in Italia si andava consolidando il barocco: è difficile pensare a due mondi culturalmente così estranei.


UN CASTELLO DALLE NOTEVOLI ATTRAZIONI – Blickling è uno dei numerosi castelli gestito in modo esemplare dal National Trust – la fondazione che ha ispirato il FAI italiano – e offre ai visitatori un gran numero di attrazioni.
Un viale con siepi di tasso e case di stile olandese porta alla rossa facciata in mattoni del castello, scandita da eleganti frontoni mistilinei.


Le figure in rilevo sulla scalinata mostrano Anna Bolena, probabilmente nativa di Blickling, e sua figlia, la futura regina d’Inghilterra, Elisabetta I.



L’ambiente di maggior interesse è la Grande galleria, lunga ben 42 m e decorata con un bellissimo soffitto a stucchi. Qui è sistemata la biblioteca.
Il salone è ornato da pregevoli mobili, dipinti e soprattutto magnifici arazzi.

A disposizione dei visitatori sono inoltre un bel giardino e, un po’ appartato, un gradevole ristorante.
Per tutto l’anno, quasi ogni fine settimana, si tengono nell’immenso parco diverse iniziative: la ricerca dell’uovo a Pasqua, festival jazzistici, danze scozzesi, parate, fuochi d’artificio e concerti, voli in pallone aerostatico, la notte di Halloween e un mercatino di Natale.

2 commenti:

Soffio ha detto...

segnalo la nascita di....civettacanterina@blogspot.com

le margheritine ha detto...

Ciaooooo
bentornata!!!
Come al solito i tuoi post sono fantastici e interessantissimi!
A presto
cri

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