Monumento agli Asburgo, residenza imperiale per estate, centro della politica europea, dimora di Maria Teresa e di Sissi, centro culturale: sono tutte definizioni che ben si adattano a Schloss Schonbrunn. Si tratta di una straordinaria combinazione di architettura e opere paesaggistiche, che descrive il passaggio dal Barocco al Rococò, oltre che di uno dei più interessanti esempi di architettura europea.
Schloss Schonbrunn, che si trova a sud-ovest rispetto a Vienna, nel distretto di Hietzing, fu eretto su un precedente edificio distrutto dai turchi nel 1683. L’imperatore Leopoldo I (1640 - 1705) aveva incaricato Johann Bernhard Fischer von Erlach di erigere una dimora maestosa per il figlio Giuseppe I, con l’intenzione di superare lo splendore di Versailes, residenza del nemico Luigi XIV.
L’impresa si dimostrò irrealizzabile, perché gli enormi costi dell’edificio superarono largamente le disponibilità finanziarie di Leopoldo I. nel 1696, i lavori pressero il via su scala ridotta rispetto al progetto di Fischer von Erlach, che, per quanto possiamo intuire attualmente, era certamente imponente e sicuramente segnò il destino delle finanze imperiali.
I lavori richiesero molto tempo e gli Asburgo furono costretti ad abitare a lungo in un cantiere. Solo con Maria Teresa (1717 – 80) i lavori vennero ripresi con una certa continuità. Ella incaricò Nikolau Pacassi di rielaborare e ampliare gli studi di Fischer, poiché era il suo desiderio vivere a Schonbrunn con il marito, l’imperatore Francesco I, e i loro sedici figli, oltre ai numerosi membri della corte. L’entourage consisteva di 56 macellai, undici sacerdoti, nove dottori, e oltre mille tra ufficiali, ministri, servi e dame di compagnia.
Pacassi smorzò la maestosa pomposità del Barocco introducendo la leggerezza sofisticata del Rococò, in modo particolare nella decorazione dell’interno. Questi tipici caratteri rococò comprendevano tra l’altro le vivaci forme del ‘rocaille’ (specchi e dipinti a parete) e oggetti di fattura cinese, tanto popolari all’epoca. La Piccola Galleria risulta ancora oggi fiancheggiata dal Gabinetto Ovale, da una parte, e dal Gabinetto Rotondo, dall’altra.
Pannelli laccati di diverse forme e dimensioni sono stati inseriti nelle boiseries di legno chiaro, mentre piccole mensole destinate ad accogliere ceramiche cinesi bianche e blu completano le cornici dorate. La Grande e la Piccola Galleria furono ideate come sale per i banchetti e pertanto vennero decorate con stucchi e affreschi fastosi, gli uni realizzati da Albert Bolla tra il 1761 e il 1763, gli altri da Gregorio Guglielmi tra il 1755 ed il 1761.
Nel Salone Cinese Blu, l’11 novembre 1918, si svolsero i negoziati che avrebbero condotto Carlo I a rinunciare al trono. Il giorno dopo nacque la Repubblica Austriaca e Schonbrunn cessò di essere la residenza imperiale degli Asburgo.
Quaranta delle mille e più stanze del castello sono aperte al pubblico: si va dalla Sala delle Lanterne (dove i servitori attendevano di essere chiamati, muniti di lanterna, appunto) alla Sala dei Banchetti costituita dalla Grande Galleria. La maggior parte dei decori e dell’arredamento è originale.
Oltre il palazzo si trova il parco, progettato in stile francese da Johann Ferdinand Hetzendorff negli anni settanta del XVIII secolo. Lo sguardo corre dalla facciatat del giardino all’imponente fontana del Nettuno, al centro della quale Teti implora in ginocchio l’aiuto del dio dal potente Tridente per il figlio Achille, in viaggio per mare.
Sulla collina si trova la Gloriette ; qui Fischer, in originale, progettò di realizzare il palazzo. Il porticato neoclassico fu costruito fra il 1772 e il 1775 per commemorare la vittoria sui prussiani nel 1757 nei pressi di Kolin. La sua parte centrale, attualmente, è stata chiusa con una vetrata ed è stata trasformata in un famoso caffè, grazie alla splendida vista su Schonbrunn e Vienna.
Il giardino è perfettamente simmetrico e su ciascuno dei suoi lati si trova una fontana delle Naiadi, in direzione della quale i sentieri convergono formando una stella. Non mancano numerose statue a oggetto mitologico. Ad ovest è situato il giardino zoologico di Schonbrunn, aperto nel 1752. La forma corcolare, con il padiglione barocco centrale (realizzato nel 1759) e le dodici “logge” circostanti, utilizzate come gabbie, si ispira allo zodiaco.
L’adiacente Serra delle Palme venne invece progettata da Franz Xaver Sengenschnidt. Realizzata nel 1882, rappresenta un esempio di ingegneria d’avanguardia per l’epoca, grazie alla sua struttura in ferro lunga 110 m e larga 30. È attualmente una delle serre più grandi in Europa.
8 commenti:
Buon giorno!!!
Io non ci sono stata di persona, ma apparte le foto che non danno alito a dubbi quanto alla bellezza di questo luogo, mia mamma che ha avuto modo di visitare la reggia ne è rimasta colpita da quanto sono meravigliose quelle stanze.
Naturalmente io corro subito con la mente a Sissi, la Sissi cinematografica che amoo e che avrò visto almeno 25 volte ... e sogni ad occhi aperti :D
1000 e più stanze??? O signore, si correva il rischio di non incontrarsi, insomma! Bellissimi gli arredi (quel lampadario!)e la serra...
Ciao! :D
Ti aggiungo ai blog che seguo visto che siamo compagne di lettura nel Bryce House Group! ;)
A presto!
Claire
Ricordi di scuola.....nel marzo del 1992 sono stata in gita scolastica dell'ultimo anno di liceo classico proprio a Vienna (e anche a Salisburgo) quindi ho visitato ovviamente questo palazzo fantastico e i suoi giardini!!
Ah....cara Ziamame, passa da me che ho un bel premio da consegnarti...http://caralilli.myblog.it/archive/2011/01/31/ancora-un-premio-per-me.html...
Spero ti faccia piacere!!
Baci baci!
Che bei ricordi mi hai fatto venire alla mente!! Lo visitai in gita scolastica all'ultimo anno di liceo, nello stesso mese due gite (Parigi e Versailles, Vienna e Schonbrunn)...questo castello è bellissimo, come il resto della città...mi dico sempre, ogni anno, che sarebbe proprio il caso di tornarci, e invece rimando sempre...grazie a te per queste preziose immagini!
Mi dimentico sempre di chiedertelo: ma tu sei stata in tutti questi posti? oppure sono dei viaggi virtuali, seguendo i tuoi sogni?
Grazie cara, sarai sempre la benvenuta alla winter home!
Un abbraccio
Argante
Ebbene, questa volta leggendo il tuo bel post posso dire che ci sono stata!!!! Io ed i miei zii ci passammo un giorno intero, girando qua e là, dentro, fuori, nel parco, sul Belvedere, rincorrendo uno scoiattolo per fotografarlo, mangiando seduti all'ombra degli alberi un panino preso al supermercato vicino all'albergo... Che meraviglia! Che bei ricordi!
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