venerdì 7 gennaio 2011

Sirmione – La sentinella del lago


Sirmione e il suo castello sorgono sulla punta di una lunga penisola, protesa nelle acque del lago di Garda, abitata fin dai tempi dei Romani. Qui, fra XIII e XIV secolo, aveva la sua base la flotta dei Della Scala.



CASTELLO E PORTO – Il castello scaligero di Sirmione è un notevole esempio di fortificazione medievale ottimamente conservata, con caratteristiche architettoniche quasi uniche in Italia. Di particolare interesse è la grande darsena fortificata, dove si riparava la flota scaligera incaricata di pattugliare il lago. Impiegato per scopi militari fino all’Ottocento, fu dopo l’Unità d’Italia sede del Municipio, quindi declassato a ufficio postale e a caserma. Restaurato nel 1908, è oggi museo di se stesso.
Nell’area in cui sarebbe sorto l’attuale borgo scaligero esisteva già, in epoca romana, una grande villa, che la tradizione lega al nome di Catullo; la sua eccezionale posizione panoramica permetteva di dominare tutto il bacino del Garda.


IL CAPOSALDO DEI DELLA SCALA – La costruzione della rocca di Sirmione fu iniziata alla fine del XIII secolo da Mastino I Della Scala, su fondamenta risalenti forse all’epoca romana. Risalgono a quel periodo il nucleo occidentale del castello, il “cortile” trapezoide e il “mastio” interno. Successivamente fu realizzata la cinta esterna di mura che circonda in parte il castello originario. Nel XIV secolo infine venne costruita la grande darsena fortificata, una struttura di cui esistono ben pochi altri esempi in Italia, così ben conservati.
Particolarmente studiata risulta la sequenza degli accessi alla rocca: per arrivare all’entrata del castello bisogna innanzitutto oltrepassare la porta che difende il borgo, quindi superare via via le difese degli ingressi ai vari settori in cui è compartimentato il castello (anche i passaggi da un cortile all’altro sono protetti).
Le fortificazioni del castello erano collegate a quelle del borgo, risalenti anch’esse forse all’epoca romana. Si sa infatti che già in quel periodo il porto orientale era protetto da fortificazioni e che due cinte murarie difendevano il centro abitato e l’intera penisola.
La nuova cerchia difensiva di epoca scaligera fu realizzata invece principalmente intorno al castello. I veneziani, subentrati agli Scaligeri, utilizzarono la rocca di Sirmione come sede di guarnigione e fortificarono invece il borgo con una serie di bastioni posti a difesa all’accesso da sud.



ASCESA E DECLINO DI UNA DINASTIA – La famiglia Della Scala fu una delle grandi dinastie signorili dell’Italia settentrionale. Il suo nome è legato a Verona, di cui gli Scaligeri tennero la signoria dal 1259 al 1387.
Il primo vero signore di Verona fu Mastio I, a cui succedettero Alberto I, il figlio di questi Bartolomeo I, quindi Alboino I, Cangrande I (fra il 1308 e il 1329), Mastino II (fino al 1351) e Alberto II (fino al 1352), Cangrande II (fino al 1359), Cansignorio (fino al 1375), Bartolomeo II (fino al 1381). Sotto di loro la dinastia toccò l’apice del potere. L’ultimo erede della signoria, Antonimo, dovette cedere alla pressione dei Visconti, che nel 1387 si impadronirono di Verona. Nel 1404 Guglielmo, figlio naturale di Cangrande II, cercò di restaurare la signoria avita, ma in realtà il suo tentativo fu solo uno stratagemma dei Carraresi, suoi protettori, per riuscire a impadronirsi, tramite interposta persona, della città. La dinastia, ormai, era finita; ben presto Verona stessa sarebbe passata sotto il dominio veneziano.




I CASTELLI SCALIGERI – I Della Scala, come i loro vicini e alleati milanesi, i Visconti, furono grandi costruttori di castelli. Il loro dominio era costellato di fortificazioni, dotate di caratteristiche peculiari, che le fanno individuare a prima vista.
Tipico, in particolare, il modo con cui le pareti delle torri e delle cortine si incastravano agli angoli, con un motivo “a segaccio”, cioè a triangoli successivi di pietra (o di pietra e mattoni), che serviva a meglio legare tra loro le murature d’angolo.


ROCCA, BORGO E VILLA – Tre sono le presenze significative di Sirmione: la rocca scaligera, il borgo e, sulla punta estrema della penisola, le cosiddette grotte di Catullo, resti di una grande villa romana costruita tra il I secolo a. C e il I d. C. Un luogo di vera suggestione.



IL CASTELLO
Nella “torre di mastio”, alta 47 metri, si trova una stanza che veniva usata, nel medioevo, come deposito per le armi.
Un piccolo “museo” nell’unica grande sala della rocca raccoglie materiali di origine romana e medievale della zona.
Salendo alla torre d’angolo e sugli spalti si può ammirare uno splendido panorama sulle mura che circondano il porticciolo.


IL BORGO
Sopra il portale che introduce al borgo si trovano il leone alato veneziano e lo stemma della famiglia Della Scala (una scala, appunto). Il muro è punteggiato di feritoie che permettevano ai soldati di controllare, dall’interno, il territorio circostante e il lago.
Non lontano si trova la “chiesa di Santa Maria Maggiore”, quattrocentesca, preceduta da un portico: la prima colonna a sinistra è una pietra militare risalente al IV secolo. All’interno, affreschi del XV – XVI secolo.
La “chiesa di San Pietro in Marvino”, costruita nell’VIII secolo, sorge sui resti di un’antico tempio romano. Fu ricostruita nell’XI secolo, quando venne aggiunto il campanile, e poi nel XIV secolo.



Dante Alighieri si recò alla corte scaligera nel 1302 e nel 1316; pare che abbia sostato anche presso la rocca di Sirmione.

1 commento:

Giorgia Ca' del Ferro Agriturismo Verona ha detto...

Meravigliosa Sirmione con tutte queste bellezze che possiede, la considero una delle parti più belle del lago di Garda. Assolutamente da non perdere.Un abbraccio ai miei ospiti che vengono da Sirmione. Ciao buone vacanze :) :)

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