Nel 1225, di fronte alla minaccia delle popolazioni prussiane pagane ai confini dei suoi possedimenti, il duca Konrad di Masovia chiese aiuto all’ordine dei Cavalieri Teutonici. Fu così che i cavalieri, nati per difendere la Terra Santa , si stabilirono nell’Europa orientale.
LOTTA CONTRO GLI INFEDELI – L’ordine dei Cavalieri di Santa Maria in Gerusalemme, questo il nome originario, aveva una rigida organizzazione gerarchica: a capo c’era un Gran Maestro, coadiuvato da cinque stretti collaboratori; sotto di loro, i cavalieri, militarmente inquadrati. La missione era chiara e univoca: battersi contro gli infedeli in nome della Croce. In questa difesa dei confini della Cristianità, Federico II concesse all’ordine la sovranità su tutte le terre conquistate.
IL CASTELLO DEI CAVALIERI – La costruzione del castello di Marienburg (in polacco Malbork) iniziò nel 1272, per opera di Konrad von Thierberg. Tra il 1276 e il 1280 fu eretto il Palazzo alto, che divenne la prima sede ufficiale dell’ordine. Nel 1309, quando l’ordine venne ufficialmente trasferito da Venezia a Marienburg, fu ampliata l’area conventuale. Fra il 1310 e il 1330 si colloca l’edificazione del Palazzo centrale, e fra il 1334 e il 1340, l’ampliamento e ristrutturazione del Palazzo alto. Nell’ultimo decennio del XIV secolo si procedette alla costruzione dell’ultimo edificio, il palazzo del Gran Maestro. Nel 1882 iniziò il restauro del complesso, gravemente danneggiato dagli assedi e dagli incendi subiti nel XV secolo. Il castello nel 1997 è stato inserito dall’UNESCO tra i patrimoni dell’Umanità.
LO STATO DELLA FEDE – Tutti i membri dell’ordine Teutonico erano divisi in cavalieri e confratelli, con assoluta parità di diritti e tutti uniti dai voti obbligatori di povertà, castità e obbedienza. La fusione (1236) con i Cavalieri Portaspada, un ordine cavalleresco – religioso creato nel 1202 dal vescovo di Riga, non intaccò questa rigida struttura. Nel 1309 il Gran Maestro Von Feuchtwangen trasferì definitivamente la sede dell’ordine da Venezia a Marienburg, dando inizio alla trasformazione della fortezza in un’orgogliosa cittadella governativa, dove aveva sede il palazzo del Gran Maestro.
A prezzo di continue battaglie i Cavalieri Teutonici allargavano la loro area d’influenza, fino a dar vita a un vero e proprio stato autonomo, con capitale Marienburg, che toccò l’apogeo nel XIV secolo. L’emergere del regno di Polonia e la sua unione con la Lituania , nel 1385, segnarono il declino dell’ordine. Sconfitti da polacchi e lituani a Tannenberg nel 1410 e minati da dissidi interni, i cavalieri si ridussero, nel 1466, al dominio sulla sola Prussica orientale, anche questa detenuta non in proprio ma come vassalli del re di Polonia. Nel 1525, infine il Gran Maestro Alberto di Branderburgo, passato al lutanerismo, secolarizzò quanto rimaneva del suo Stato prussiano, che diventò un feudo ereditario degli Hohenzollern. Finiva così la lunga storia dei Cavalieri Teutonici.
CAPOLAVORO IN MATTONI – Sia il castello vero e proprio, sia la città fortificata sviluppatasi ai suoi piedi sono costruiti in mattoni. Si tratta di una scelta inconsueta per un complesso gotico in area germanica, ma resa necessaria dalla mancanza in zona di cave di pietra da taglio. Ne è uscito un’insieme di straordinaria severità e essenzialità, forse il capolavoro dell’architettura gotica in mattoni, che ben esprime il ferreo, quasi spietato, codice morale dei Cavalieri Teutonici.
L’ORDINE OGGI - L’ordine dei Cavalieri Teutonici sopravvisse in Germania fino al 1809, quando fu soppresso da Napoleone I, e risorse trent’anni dopo a Vienna sotto gli auspici degli Ausburgo con le funzioni originarie di assistenza e di culto. In questa forma sopravive tuttora seppure con un numero esiguo di membri, distribuiti tra Germania, Europa orientale e Italia.
L’insegna dell’ordine è una croce nera, contornata di un alone chiaro, con il braccio inferiore più lungo degli altri.
CITTADELLA DEL POTERE – Dopo una serie di incendi nel XV secolo, il castello fu utilizzato, di volta in volta, con riadattamenti di fortuna, come caserma per le truppe del re di Prussica, come granaio e persino come stazione di posta. Solo nell’Ottocento si cominciò un sistematico restauro, ultimato dopo la seconda guerra mondiale, con la ricostruzione in forme fedeli a quelle originali.
Si accede al complesso, eretto a partire dal XIII secolo sul fiume Nogat, dal cosiddetto Palazzo basso, di cui rimangono parti delle mura turrite.
Il Palazzo centrale, costruito nei primi decenni del XIV secolo, un tempo si affacciava sulla zona anteriore del complesso. Qui si trovano le abitazioni e il salone del Grande Ritrovo. Si possono visitare anche l’antico ospedale e gli appartamenti di rappresentanza. Al primo piano ha la sede il Museo del castello.
Nel Muzeum Zamkowe, oltre a un’interessante esposizione sulla storia di Marienburg, si ammirano una collezione di artigianato medievale, una grande raccolta di armi e armature antiche e una delle più importanti collezioni di ambra di tutta Europa. Il museo organizza sempre varie mostre tematiche.
Il Palac Wielkich Mistrzow, il palazzo del Gran Maestro, colpisce per le grandi vetrate e le volte stellate sorrette da colonne nei refettori estivo e invernale.
Il Palazzo alto costituisce la parte più antica del complesso. Si visitano, fra l’altro, la sala capitolare, le celle del carcere e la bella chiesa, a cui si può accedere passando attraverso le porte d’Oro, costruite intorno al 1280.
2 commenti:
Bellissime queste foto, e bellissime anche queste antiche costruzioni.
Sono stato al Castello di Malbork in Polonia, è una costruzione da togliere il fiato, imponente, fiera e senza tempo. di un fascino intenso e cupo, di un passato che parla di cavalieri, di eroi, di Terra Santa, onore o morte, e guarda la nostra era con pena e ribrezzo. La Polonia è bellissima e c'è molto da vedere. Michele
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